Luciano De Crescenzo – Vita
In genere passiamo la gioventù a rovinarci la salute e la vecchiaia a curarla.
In genere passiamo la gioventù a rovinarci la salute e la vecchiaia a curarla.
Non c’è data la possibilità di cambiare molte cose che la vita ci pone dinanzi, ma possiamo scegliere di apportare amore individualmente, ognuno di noi può essere bene, là, dove abita il male.
Una goccia d’acqua di mare non può pretendere di venire da un fiume, un’altra goccia da un altro fiume; il mare è un unico insieme omogeneo. Allo stesso modo, tutti gli esseri sono uno; non esiste essere che non venga dall’anima e non appartenga all’anima.
Solo chi possiede il baricentro in sé stesso può appoggiarsi agli altri senza vacillare.
Un giorno dovremmo dar conto a qualcuno della nostra vita: alla coscienza.
La vita, o la voli o la vivi camminando in ginocchio.
Il buio… fa paura. Chi vedendo l’oscurità le si avvicina? Eppure io sto andando verso il buio… non vorrei, ma cos’altro fare? Ci sto andando. Tutti sanno già cosa fare, io no, niente, buio assoluto nella mia mente. Tutti sono alla luce, vedono dove mettono i piedi e sono sicuri di quello che fanno; io invece non vedo niente e appena mi muovo rischio di cadere, di inciampare, chissà di farmi male. Questo è il rischio che si corre se si va nel buio, non si può evitare, perché nel buio non vedi.