Luciano De Rosa – Stati d’Animo
Non ci credo ancora, con quale faccia? Vergogna!
Non ci credo ancora, con quale faccia? Vergogna!
Ero li, davanti alla vita. La fissavo dritta negli occhi. Lei si voltò e iniziò ad andarsene. Dopo capii che non avrebbe aspettato me e chiunque sarebbe stato fermo.
Smonto le regole… e non le rimonto!
Rabbia, tensione, ansia, fobia, volere fare ma non poter fare. Poter essere libero, ma hai le ali tarpate. Volere fare e sentire tutte le accuse addosso. Sentirsi fuori, ma essere dentro, vivere come in un incubo, ma essere normali. Sentirsi diversi pur essere normali. Tanta gente non sa, non capisce, non sente e ti giudica, ti fa sentire diverso e per cosa, per ottusità e ignoranza, e non cerco compassione, ma cerco un po di fetta di mondo anche per me. In poche righe ho scritto cosa vuol dire soffrire di ansia, la mia.
Mi piace lottare, mi piace la vita, mi piacciono i sogni, mi piacciono le speranze. Mi piacciono le persone sincere, quelle che ti aprono davvero il loro cuore, senza riserve, ne compromessi, quelle che semplicemente ti accettano così come sei. Mi piace capire chi; è che cosa ho di fronte. Mi piace comprendere, ascoltare le storie che tutti abbiamo da raccontare!
Ci guardiamo nello specchio. Gli occhi infossati e arrossati ci dicono qualcosa che preferiremmo ignorare. Ci giriamo dall’altra parte perché siamo troppo tristi per ammettere di essere tristi.
Ci sono momenti che, per quanto ti sforzi di cancellare, sono sempre pronti a sopraggiungere nel bel mezzo di quelli nuovi.