Luciano Meran Donatoni – Destino
Il mio destino è la cecità, per questo scrivo come fossi uno tsunami e come se non volessi perdere il tempo che mi rimane.
Il mio destino è la cecità, per questo scrivo come fossi uno tsunami e come se non volessi perdere il tempo che mi rimane.
Non solo il cuore viene segnato, non solo quello che non si vede viete segnato dal tempo.
Fiat lux! Ed il cieco non vide nulla.
La vita comincia, così, con un vagito,nel corso diviene pianto e poi tormento,finisce, desolata, in triste lamento.
Nel silenzioso abbraccio dei nostri cuori, è emozionante sentire la voce delle nostre anime.
Fotografiamo i segnali del destino.
Il destino è segnato da noi, e credo anche da qualche forza maggiore di noi.