Luciano Meran Donatoni – Social Network
In facebook molte persone si cautelano per difendere la loro privacy e poi scrivono i loro cazzi a tutti.
In facebook molte persone si cautelano per difendere la loro privacy e poi scrivono i loro cazzi a tutti.
Le tue foto su Facebook sono come le vignette, fanno ridere.
Più che ballare mentre il Titanic affonda, s’è soliti ballare poiché (si) sta affondando. Reazione antica quanto l’epicureismo: “mangiamo e beviamo, perché domani moriremo”, motto citato anche da Paolo nella prima lettera ai Corinzi 15,32. E che l’andazzo sia questo l’attesta pure un articolo pubblicato su Panorama il 22 agosto: “Arriva Sobrr: il vero anti-Facebook. Largo al primo instant-social”. Carpe aeternitatem in memento.
La gentilezza si diffonde con la gentilezza.
Oggi ci si fidanza di più perché l’amore costa di meno, perché si preferisce whatsapp a una chiacchierata davanti ad un caffè, perché i fast food hanno sostituito la “cena a lume di candela”, perché un “mi piace” viene apprezzato più di un “ti amo”, perché non c’è più necessita di conquistare, è più facile concedersi. Oggi ci si fidanza di più perché un post in bacheca ha sostituito il romanticismo di una lettera, perché è più facile chiudere un rapporto eliminandolo da un social network che iniziare una relazione basata sulla coltivazione di un sentimento. Oggi ci si fidanza di più, ma nessuno sta insieme veramente.
Non m’importa del tuo ieri, io voglio essere il tuo oggi e il tuo domani.
Femminicidio: Molti uomini confondono l’amore con il possesso, poi sentendoselo dirimere lo vorrebbero sopprimere.