Lucio Anneo Seneca – Religione
Vivi con gli uomini come se Dio ti vedesse, parla con Dio come se gli uomini ti udissero.
Vivi con gli uomini come se Dio ti vedesse, parla con Dio come se gli uomini ti udissero.
Non nasciamo né credenti né agnostici né atei né quant’altro. La verità è che, per un certo periodo della nostra esistenza, non siamo noi stessi, ma invece quello che ci vogliono far essere o diventare. Alcuni di noi si ribellano e reagiscono a tutto ciò che non gli va a genio o gli avversa; altri, invece, preferiscono continuare la loro vita, lasciando le cose come sono sempre state, sia per forza dell’abitudine che per sudditanza psicologica.
È il processo della manifestazione universale: tutto ha origine dall’unità e all’unità ritorna; nell’intervallo si produce la dualità, divisione o differenziazione da cui risulta la fase dell’esistenza manifesta. L’ordine appare solo se ci si eleva al di sopra della molteplicità, si smette di considerare ogni cosa isolatamente e “distintamente”, per contemplare tutte le cose nell’unità. La “grande guerra santa” è la lotta dell’uomo contro i nemici che egli ha in se stesso, vale a dire contro tutti gli elementi che, in lui, si oppongono all’ordine e all’unità.
Queste cose avvennero dopo che Alessandro il Macedone, figlio di Filippo, uscito dalla regione dei Kittim sconfisse Dario, re dei Persiani e dei Medi, e regnò al suo posto, cominciando dalla Grecia. Intraprese molte guerre, si impadronì di fortezze e uccise i re della terra; arrivò sino ai confini della terra e raccolse le spoglie di molti popoli. La terra si ridusse al silenzio davanti a lui; il suo cuore si esaltò e si gonfiò di orgoglio. Radunò forze ingenti e conquistò regioni, popoli e principi, che divennero suoi tributari. Dopo questo cadde ammalato e comprese che stava per morire. Allora chiamò i suoi luogotenenti più importanti, che erano cresciuti con lui fin dalla giovinezza e mentre era ancora vivo divise tra di loro il suo impero. Regnò dunque Alessandro dodici anni e morì. I suoi subalterni assunsero il potere, ognuno nella sua regione; dopo la sua morte tutti cinsero il diadema e dopo di loro i loro figli per molti anni e si moltiplicarono i mali sulla terra.
Il cristiano è un uomo di pace, non un uomo in pace; e fare la pace è la sua vocazione.
Trovo estremamente sciocco parlare di intelligenza di fronte alla fede. Abdica alla propria chi si professa fedele? Io credo che ne sia privo colui che ride dell’altrui sentire.
Non si può parlare di fede senza includere il perdono, ma si può perdonare anche senza includere la fede.