Lucio Cappelli – Filosofia
I diversi, di qualsiasi genere patologico, somo da curare non da condannare.
I diversi, di qualsiasi genere patologico, somo da curare non da condannare.
Veniamo al mondo per migliorarlopassiamo anni a danneggiarlo,i nostri padri con gran decorovorrebbero da noi quel che manca a loro.In cielo e in terra, ed in ogni anfratto,ci sono i segni di un Architetto,che ha resistito alle intemperieperché il suo amore non è mai andato in ferie.Così ogni giorno, al chiaror del soleapriamo la finestra del nostro cuore,affinché chi accende la nostra vita,non spenga il lume a metà partita!
Nessuno ha mai pensato di usare la lampada di Aladino per desiderare il paradiso!
Camminiamo in noi stessi, scrivendo la vita attraverso gli occhi.
C’è una stretta linea che demarca tra la fiducia sensibile verso qualcuno e l’influenza che su di noi generano gesti e ferite, e noi ci ritroviamo a saltare dall’uno all’altro capo senza alcuna sosta, una pausa che risolva ogni nodo sul filo dell’insicurezza.
Comprendere la banalità di alcuni pensieri è veramente difficile, è incredibile come in poche parole alcuni riescano ad esprimere vuoti così grandi.
Ho odiato me stesso guardandomi allo specchio, quando sarebbe bastato semplicemente ignorarvi.