Lucrezio – Amico
Spesso lascia il suo grande palazzo chi si annoia a restare a casa; ma subito vi torna perché non si trova affatto meglio fuori.
Spesso lascia il suo grande palazzo chi si annoia a restare a casa; ma subito vi torna perché non si trova affatto meglio fuori.
Non si può apprezzare la gioia se prima non si ha sofferto, come non si può conoscere la sofferenza senza prima aver provato la gioia.
Nella vita l’amico è come l’acqua nel deserto.
Non sarò né bello né perfetto. Sono solo me stesso, con i miei pregi, pochi, con i miei difetti, tanti. Ma sono un amico leale. Forse parlo poco, ma so ascoltare.
Non piangere se un amico ti ha lasciato: solo quando ti avrà dimenticato potrai dire…
L’aspetterò sotto il temporale con l’ombrello aperto per non farlo bagnare…Accenderò il camino per asciugare…
Quando non c’è più rimedio è inutile addolorarsi, perché si vede ormai il peggio che prima era attaccato alla speranza. Piangere sopra un male passato è il mezzo più sicuro per attirarsi nuovi mali. Quando la fortuna toglie ciò che non può essere conservato, bisogna avere pazienza: essa muta in burla la sua offesa. Il derubato che sorride, ruba qualcosa al ladro, ma chi piange per un dolore vano, ruba qualcosa a se stesso.