Ludovico Ariosto – Uomini & Donne
Ben ch’esser donna sia in tutte le bandedanno e sciagura, quivi era pur grande.
Ben ch’esser donna sia in tutte le bandedanno e sciagura, quivi era pur grande.
Son donne, la caparbietàSon donne, l’intuitoSon donne, la vita dentroSon donne, la madre terraSon donne, la sofferenzaSon donne, la pazienzaSon donne, l’amoreSon donne, quando son donne!
Quando avrò trovato la donna della mia vita, sarà come, aver trovato una rosa senza spine.
Dolce è la vendetta, specialmente per le donne.
Eppure non ero fisicamente gelosa di te. Non lo ero mai stata, nemmeno all’inizio […]. Parlo della gelosia che svuota le vene all’idea che l’essere amato penetri un corpo altrui, la gelosia che piega le gambe, toglie il sonno, distrugge il fegato, arrovella i pensieri, la gelosia che avvelena l’intelligenza con interrogativi, sospetti, paure, e mortifica la dignità con indagini, lamenti, tranelli facendoti sentire derubato, ridicolo, trasformandoti in poliziotto inquisitore carceriere dell’essere amato.
Più di un uomo ha meravigliato il mondo, senza che sua moglie e il suo valletto abbiano mai visto in lui qualcosa di rimarchevole. Pochi uomini hanno goduto dell’ammirazione dei loro servitori.
Giurano amore, ma poi scappano al primo ostacolo. Grandi uomini? No, fottuti falsi.