Ludwig van Beethoven – Tristezza
Noi, esseri finiti, personificazioni di uno spirito infinito, siamo nati per avere insieme gioie e dolori; e si potrebbe quasi dire che i migliori di noi raggiungono la gioia attraverso la sofferenza.
Noi, esseri finiti, personificazioni di uno spirito infinito, siamo nati per avere insieme gioie e dolori; e si potrebbe quasi dire che i migliori di noi raggiungono la gioia attraverso la sofferenza.
Gli uomini non piangono più. Hanno smarrito l’anima, disciolta nelle maree della tenerezza, insensibili al dolore che accomuna ogni carne.
Vedere il dolore altrui non significa riuscirlo a capirlo, ma solo riuscire a comprenderlo.
È un insieme di nostalgie la tristezza, abita in una lacrima a lungo trattenuta.
Non sono una macchina da guerra, io ho un cuore, un’anima, dei sentimenti e non ho un tasto off-on.
Credevo fosse amore quello che vedevo nei tuoi occhi e non capivo che era solo il riflesso del mio.
Quanto viviamo, soffriamo. Nonostante, corriamo dalla morte. Ci piace il dolore.