Ludwig van Beethoven – Tristezza
Noi, esseri finiti, personificazioni di uno spirito infinito, siamo nati per avere insieme gioie e dolori; e si potrebbe quasi dire che i migliori di noi raggiungono la gioia attraverso la sofferenza.
Noi, esseri finiti, personificazioni di uno spirito infinito, siamo nati per avere insieme gioie e dolori; e si potrebbe quasi dire che i migliori di noi raggiungono la gioia attraverso la sofferenza.
I sogni si schiantano contro i muri di qualche locale, contro il soffitto di quella stanza che mi piace tanto, contro il parabrezza di quella macchina che di chilometri ne ha fatti, i sogni si perdono per le strade che percorri e alla fine di quei sogni che sembravano tanto belli e colorati non rimane che la sensazione di affogare.P. s. I miei sogni si fermano su una strada vicino a un lampione, e li ci rimango anche io.
Potete pure tapparvi le orecchie a certi discorsi, ma ci sono silenzi che non possono essere non uditi, e certe angosce benché mute hanno la necessità di essere interpretate bene!
I tormenti dell’anima ti portano a sopportare situazioni oltre ogni limite.
Non sono io che non ho voglia di vivere, ma è la vita che non m’ha mai voluto.
Aspettare una parola da chi dell’orgoglio ne fa una ragione di vita, è come aspettare un treno da un binario morto.
Quando tutto ti riesce difficile, quando ti sembra che il mondo per te sia solo un problema, quando credi che la vita ti condanni ad essere solo e infelice, capisci che anche nei tuoi momenti più bui, nessuno ti è accanto per consolarti.