Ludwig van Beethoven – Tristezza
Noi, esseri finiti, personificazioni di uno spirito infinito, siamo nati per avere insieme gioie e dolori; e si potrebbe quasi dire che i migliori di noi raggiungono la gioia attraverso la sofferenza.
Noi, esseri finiti, personificazioni di uno spirito infinito, siamo nati per avere insieme gioie e dolori; e si potrebbe quasi dire che i migliori di noi raggiungono la gioia attraverso la sofferenza.
Nel mondo in cui viviamo ci è permesso soltanto di soffrire in silenzio.
Sono andata piano piano a viaggiare nel mio passato, sperando di trovare quell’errore che mi portò a cambiare il mio destino, sono tornata con l’amara scoperta che io sono l’errore.
Ho sbagliato tante cose in vita mia… dall’inizio… Vorrei solo rimediare a tutto… alle mie parole sbagliate, ai miei gesti sbagliati… a tutto il male che ho fatto e a tutto il bene che ho chiesto con foga… sbagliando nell’atteggiamento… Vorrei chiedere scusa a Dio perché ogni giorno sbaglio, chiedo di darmi un motivo per vivere ora dopo ora, ma lui fa bene a non darmelo, perché pecco ogni secondo che respiro… vorrei rimediare a tutte le cose che ho buttato via a quegli attimi buttati al vento… e che forse mi avrebbero cambiato l’esistenza… vorrei riavere lei, la penso ogni giorno, e pecco… vorrei, vorrei, ma non posso… perché io sono solo una persona, cattiva… si lo so… ho sbagliato tanto… anche solo nell’essere nato, avrei fatto vivere meglio tutte le persone che mi sono vicine… Ho sbagliato.
L’anima della vera Passione, nasce laddove un sogno, è fugacemente istigato a finire. Ed è il Sognatore, colui che nella cruda realtà, è lentamente destinato a morire. Io Passionale Sognatore, ho tentato molte scalate e follemente infine, ho raggiunto un’unica cima, chiamata “abisso”.
Un graffio può ferirti la pelle. Una parola il cuore.
La solitudine è un bellissimo posto da visitare, ma un pessimo posto in cui vivere.