Ludwig van Beethoven – Tristezza
Noi, esseri finiti, personificazioni di uno spirito infinito, siamo nati per avere insieme gioie e dolori; e si potrebbe quasi dire che i migliori di noi raggiungono la gioia attraverso la sofferenza.
Noi, esseri finiti, personificazioni di uno spirito infinito, siamo nati per avere insieme gioie e dolori; e si potrebbe quasi dire che i migliori di noi raggiungono la gioia attraverso la sofferenza.
Mi amareggiano i pensieri, mi amareggino certi pensieri, mi amareggia ora tutto quello che succede, ma sono io strana o è il mondo che è strano!
E poi la solitudine diventa ridicola anche ai tuoi occhi, perché ami, ami qualcuno che sai mai ti amerà.
Quando sei triste, pensa a tutte quelle persone che ti amano; non importa che sia una o cento, ciò che conta e che per loro sei importante. Ricorda nessuno è veramente solo se non siamo noi a volerlo.
È nei giorni di pioggia che ogni mancanza si fa sentire. La mancanza di un ombrello, la mancanza della forza e della voglia di affrontare la giornata, la mancanza di vestiti impermeabili, la mancanza di qualcuno. Perché ad ogni singolo uomo, donna, bambino manca qualcuno. A tutti, non si salva nessuno. Ed io, nei giorni come questi, di pioggia, ci penso con malinconia.
Siamo come lacrime in mezzo alla pioggia; strane copie di noi stessi, soli tra la folla.
Ogni lacrima che solca il tuo viso è una parte della tua vita che va via lasciandoti l’amaro sulle labbra.