Luigi Augusto Belli – Stati d’Animo
È a pelle che si sentono cose a cui le parole non sanno dare nome.
È a pelle che si sentono cose a cui le parole non sanno dare nome.
Lasso, le membra adagio sul soave giaciglio. Prossima è la notte, m’accompagna a vegliar l’aurora…
La mia vita è come una danza di emozioni. Vivo cogliendo quell’attimo che si trasforma in musica ascoltandola con il cuore.
Il sentimentale è colui che vorrebbe godere senza addossarsi l’immensa responsabilità dell’agire e del giudicare.
Se per ogni lacrima versata mi avessero dato un centesimo, potrei vivere di rendita. Se per tutte le falsità che hanno raccontato in mia assenza avessi avuto uno specchio, avrei potuto far specchiare quella gente e far vedere il riflesso della loro bruttezza. Ma le lacrime mi hanno arricchito l’anima e le falsità mi renderanno più bella agli occhi di chi un giorno guarderà nei miei e vedrà, capirà, senza che io sorrida, pianga, né dica una parola per raccontare chi sono.
Concentrati, puoi quasi sentirle cantare le stelle. E le nuvole puoi prenderle. Soffermati. E lo vedi per intero quello che per altri neanche c’è.
Il problema cò sto piatto è che mi ha bloccato la gola come una pallina di catrame e devo andare all’ospidale adesso, se no muoro!