Luigi D’Acunto – Stati d’Animo
Solo ora che non ho più fede in nulla e non credo in niente posso iniziare realmente a credere e aver fede in qualcosa.
Solo ora che non ho più fede in nulla e non credo in niente posso iniziare realmente a credere e aver fede in qualcosa.
Resto qui con le mie incertezze, circondata dai miei mille sbagli: sono sempre io, e di chiaro qui c’è solo il mio nome.
Il cuore è una cosa fragile, cerca di proteggerlo ma non sempre ci riesci, alle vote viene ferito e sembra non battere più. Ma altre viene preso e coccolato. Ed’li che torna a vivere.
Senza di me, senza di te, senza di noi, questa vita diventa un labirinto senza senso, perché non ci si perde e non ci si ritrova più.
Ci sono volte in cui mi perdo…in cui non riesco a vedere chiara neanche la cosa più plateale… giorni devastati dai pensieri… da illusioni… da sensazioni strane… quei giorni in cui niente ha senso… in cui i colori sembrano sbiaditi… in cui il sorriso non esce… cerco di guardarmi intorno e non vedo altro che paura… paura di un mondo che non è buono… che mette davanti a prove difficili da superare… e mi chiedo… perché ci viene donata la vita se poi dobbiamo soffrire… l’unica risposta che ho è che dobbiamo dimostrare che niente è impossibile… e che ognuno di noi ha dentro quella forza che non crede di avere… e sarà la soddisfazione di dire… ce l’ho fatta… il motivo per cui la vita ci viene donata… l’orgoglio di poter vivere e apprezzare quello che abbiamo… e di non volere quello che non abbiamo.
La pietà non è naturale all’uomo: i bambini e i selvaggi sono sempre crudeli. La pietà viene acquisita e migliorata tramite l’esercizio della ragione. Possiamo provare disagio vedendo una creatura che soffre, senza provare pietà: ma non abbiamo pietà a meno che desideriamo soccorrerla.
Dove sono finiti i miei sogni, i miei desideri, le mie speranze? Sono volate via lontane da me, non ho fatto nulla per raggiungerli, per riprenderli li ho lasciati andare via senza neanche accorgermene.