Luigi Lucantoni – Morte
Immaginiamola la fine di tutto!Qualcuno ha paura? E perché!?È la fine “di tutto”!
Immaginiamola la fine di tutto!Qualcuno ha paura? E perché!?È la fine “di tutto”!
La morte risolve.
Chi vive più di una vita muore più di una morte.
C’è un gioco sottile nel risveglio. Una fase in cui la morte ti corteggia, lusingandoti, per protrarre il sonno e convincerti a non svegliarti mai più. La morte ha la prima mano. Ti presenta caleidoscopicamente ciò che ti attende non appena avrai aperto gli occhi. Di che sudare freddo in un letto caldo. Poi, ti fa una controproposta: ti invita a tenere gli occhi chiusi, come se tu fossi il testimone di un imminente delitto mafioso. Quindi, gioca la carta del torpore: un asso pigliatutto che si porta via i tuoi progetti per il passato, ramazza l’angoscia di un presente onnipresente come Dio, ti assicura che nel futuro, per tua fortuna, non ci sarai.
La morte è solo un’apparente uscita dalla vita. Si può considerare non più in vita. Colui che continuerà a vivere nei ricordi e nel cuore di coloro che lo hanno amato?
I tuoi pensieri riscaldano ancora il mio cuore, la tua assenza mi fa lacrimare gli occhi, ti sento molto lontana! Vieni presto mamma.
Non bisogna aver paura della morte ma solo della vita non goduta. Allora non ci resta che vivere… vivere quel poco che abbiamo.