Luigi Pascarelli – Verità e Menzogna
La verità non ti verrà mai servita in un piatto d’argento, la verità va ricercata.
La verità non ti verrà mai servita in un piatto d’argento, la verità va ricercata.
Apri gli occhi, guardati intorno, lo sò, c’è tanta falsità, tanta violenza.
Non me ne faccio niente dei falsi sorrisi della gente, delle frasi fatte, delle parole di circostanza; preferisco un vaffanculo sincero ad una sorta di falsa apparenza.
Facce di plastica che si deformano tra una stoltezza e l’altra.
La felicità non esiste né nel passato, né nel presente ma è una vaga aspirazione per il futuro verso l’ignota gioia dei domani che non conosciamo e che ingenuamente speriamo sempre migliore di oggi.
È incredibile come, a volte, ci si prospetti un avvenire sorprendentemente radioso e il modo in cui, altre volte, quello stesso futuro ci sembri oscuro come la pece e funesto come la morte. È la percezione a sancire il sottile confine tra realtà e illusione; sono i sensi a stabilire ciò che è ciò che non è. Essere o non essere: una linea tenue come la nebbia che svanisce all’alba. Sottile distinzione tra verità e menzogna, l’apparire: unico brevetto in una realtà in cui tutto è il contrario di tutto e nulla è.
Non arrivavo da nessuna parte, e neanche il resto del mondo, per quello. Stavamo tutti in giro in attesa di morire e nel frattempo facevamo alcune cosette per riempire lo spazio. Certuni non facevano neanche le cosette. Eravamo delle verdure.