Luis Lopez – Ricordi
Ogni giorno provo a fare il pieno di nuovi ricordi.
Ogni giorno provo a fare il pieno di nuovi ricordi.
Quanti i ricordi ci sono nella valigia dei miei sogni. Riaffiorano nella mia mente toccando attimi di nostalgia ed emanano un profumo di primavera che nel tepore dell’aria rende un tumulto di emozioni. Ricordi così indelebili che riaffiorano a volte vividi a volte stinti che mi permettono di imprimere nella memoria immagini della mia vita creando una fresca ed ariosa atmosfera. Se solo per un attimo chiudo gli occhi, si intrufolano in me silenti e increduli. Sono viaggiatori del tempo riposano nel mio cuore e nel cuore si si nutrano di essi e mi permettono di imprimere nella memoria immagini da rivedere nei momenti di nostalgia. Possono essere belli o brutti, possono a volte farmi gioire. Soffrire, tormentarmi tarmi, non importa, sono nascosti dentro di me e sono solo miei. Perderli e come perdere una parte di me.
È strano come, quando manca qualcosa, il mondo stia sempre lì a ricordartelo in tutta la sua bellezza…
Ti ricorderai di quei momenti, ci sorriderai su anche se ti hanno fatto piangere, anche se ti sono mancati. Ricorderai il loro sapore e anche l’odore se ne hanno avuto uno. Li riassaporerai al passaggio di qualche nota. Li rivivrai in piccoli particolari in cui ti imbatterai. E sarà strano l’effetto che ti lasceranno dentro. Una strana sensazione di gioia mischiata alla malinconia. Però sorriderai, perché quella sensazione ti farà sentire vivo, quella sensazione è la prova che tu hai vissuto. Ecco l’importanza dei ricordi.
Volare ad occhi chiusi… non ha senso.
C’è sempre qualcosa, qualcuno, che abbiamo avuto nella nostra vita, che resta attaccato ai sentimenti. Non importa il tempo. Un’estate o una vita sono concetti che le emozioni non conoscono. Esse si innestano in un lembo della nostra esistenza e lì tacciono finché non gli passiamo inavvertitamente il respiro vicino e le solleviamo. Così noi le respiriamo nuovamente e ci sembra di tornare a quel vissuto, a quella persona. Ma quel qualcosa non appartiene davvero a chi abbiamo conosciuto. Quel qualcosa in realtà era già in noi molto tempo prima che lo incontrassimo. Semplicemente il suo passaggio ce l’ha rivelata, ed è qualcosa che siamo non qualcosa che abbiamo, di buono o di cattivo. Ma buono e cattivo sono solo aggettivi ed ogni aggettivo è relativo a ciò con cui si vuole misurare. Lasciamo la misura a geometri e ragionieri. Non siamo anime, vite. Assaggiamo i frutti di tutto quello che scopriamo e sputiamo via i semi, non perché siano cattivi, ma perché crescano altri frutti e altri possano apprezzare ciò che abbiamo assaggiato.
I ricordi sono un diario segreto impresso nell’anima!