Luna Del Grande – Stati d’Animo
I sentimenti non si nutrono di bocche che gridano e nemmeno di mani che feriscono, ma di rispetto reciproco.
I sentimenti non si nutrono di bocche che gridano e nemmeno di mani che feriscono, ma di rispetto reciproco.
Mi sentivo sicura di me, invece “me” si sente sicuro delle mie paure.
Affido a te il mio messaggio. Portalo lontano, attraversa questa distesa azzurra, e fa che arrivi a lei. A quell’amore che ho perso per paura. Paura di affrontare la tempesta che avrebbe cambiato per sempre la mia vita!
Sono stanca di ammirare la mia ombra morta che troneggia contro il muro bianco dei ricordi.
La prima vera solitudine è la mancanza di se stessi.
Non sopporto quella gente che si sente migliore di altri, quella che deve per forza girargli il mondo intorno. Quella che deve avere sempre ragione poiché; le sue ragioni sono sempre più veritieri di altre. Ti dico; “vestiti di umiltà” e elevati all’altezza di chi reputi inferiore, nessuno è migliore di un altro.
Svegliarsi una mattina e chiedersi cosa c’è che non va. Guardarsi! E domandarsi com’è che siamo arrivati qui senza più nulla da dirsi, senza più nulla da darsi, e poi voltarsi, per incamminarsi su di una nuova strada.
Mi sentivo sicura di me, invece “me” si sente sicuro delle mie paure.
Affido a te il mio messaggio. Portalo lontano, attraversa questa distesa azzurra, e fa che arrivi a lei. A quell’amore che ho perso per paura. Paura di affrontare la tempesta che avrebbe cambiato per sempre la mia vita!
Sono stanca di ammirare la mia ombra morta che troneggia contro il muro bianco dei ricordi.
La prima vera solitudine è la mancanza di se stessi.
Non sopporto quella gente che si sente migliore di altri, quella che deve per forza girargli il mondo intorno. Quella che deve avere sempre ragione poiché; le sue ragioni sono sempre più veritieri di altre. Ti dico; “vestiti di umiltà” e elevati all’altezza di chi reputi inferiore, nessuno è migliore di un altro.
Svegliarsi una mattina e chiedersi cosa c’è che non va. Guardarsi! E domandarsi com’è che siamo arrivati qui senza più nulla da dirsi, senza più nulla da darsi, e poi voltarsi, per incamminarsi su di una nuova strada.
Mi sentivo sicura di me, invece “me” si sente sicuro delle mie paure.
Affido a te il mio messaggio. Portalo lontano, attraversa questa distesa azzurra, e fa che arrivi a lei. A quell’amore che ho perso per paura. Paura di affrontare la tempesta che avrebbe cambiato per sempre la mia vita!
Sono stanca di ammirare la mia ombra morta che troneggia contro il muro bianco dei ricordi.
La prima vera solitudine è la mancanza di se stessi.
Non sopporto quella gente che si sente migliore di altri, quella che deve per forza girargli il mondo intorno. Quella che deve avere sempre ragione poiché; le sue ragioni sono sempre più veritieri di altre. Ti dico; “vestiti di umiltà” e elevati all’altezza di chi reputi inferiore, nessuno è migliore di un altro.
Svegliarsi una mattina e chiedersi cosa c’è che non va. Guardarsi! E domandarsi com’è che siamo arrivati qui senza più nulla da dirsi, senza più nulla da darsi, e poi voltarsi, per incamminarsi su di una nuova strada.