Luna Del Grande – Stati d’Animo
La vera ricchezza va al di là delle tasche piene. È composta dalla famiglia, dai figli e dalle poche persone che scelgono di esserci malgrado tutto e tutti. Ti sembra poco tutto questo? Pensaci.
La vera ricchezza va al di là delle tasche piene. È composta dalla famiglia, dai figli e dalle poche persone che scelgono di esserci malgrado tutto e tutti. Ti sembra poco tutto questo? Pensaci.
Io, forestiera in un paese che di buono mi ha donato solo pietre; le ho raccolte, ho costruito una scala e adesso la sto salendo, gradino dopo gradino, con me lascio salire solo chi le pietre non le lancia ma le usa per costruire qualcosa di buono, che sia più vicino al cielo e duri in eterno.
Non sono più randagia. Non punto più agli occhi, di faccia, di petto. Ho sbranato con le fauci spalancate, gli artigli acuminati, graffiato con la mia stessa pelle squamata, ora, l’ho cambiata, come un serpente, a sangue freddo, misto a caldo, misto a stanchezza. Mi hanno trapiantato il cuore di un animale, ma adesso, sono letargica. Sono rimasta di schiena, erotica e silente, curva di cuoio rosato e seducente.
Non mi piace la “solitudine”, quella del cuore, quella dove senti che intorno ci sia solo falsità e opportunismo!Non mi piace rendermi conto che non tutti hanno voglia di “conoscerti” anche se si definiscono “amici”.
Il silenzio è pieno di domande senza risposte.
Maledetta l’ambizione che m’ha bruciato il futuro, maledette le parole e le rincorse folli, maledetta la paura e l’incoscienza. M’hanno detto che non è tardi, che il tempo non torna indietro ma la vita prima o poi s’aggiusta. Intanto io rincorro l’ombra del coraggio che m’è sfuggito, aspetto la risposta giusta, aspetto lo specchio che rifletta la giusta immagine di me stesso.
Adoro essere inseguita dalla passione, soprattuto se non c’è via di fuga.
Io, forestiera in un paese che di buono mi ha donato solo pietre; le ho raccolte, ho costruito una scala e adesso la sto salendo, gradino dopo gradino, con me lascio salire solo chi le pietre non le lancia ma le usa per costruire qualcosa di buono, che sia più vicino al cielo e duri in eterno.
Non sono più randagia. Non punto più agli occhi, di faccia, di petto. Ho sbranato con le fauci spalancate, gli artigli acuminati, graffiato con la mia stessa pelle squamata, ora, l’ho cambiata, come un serpente, a sangue freddo, misto a caldo, misto a stanchezza. Mi hanno trapiantato il cuore di un animale, ma adesso, sono letargica. Sono rimasta di schiena, erotica e silente, curva di cuoio rosato e seducente.
Non mi piace la “solitudine”, quella del cuore, quella dove senti che intorno ci sia solo falsità e opportunismo!Non mi piace rendermi conto che non tutti hanno voglia di “conoscerti” anche se si definiscono “amici”.
Il silenzio è pieno di domande senza risposte.
Maledetta l’ambizione che m’ha bruciato il futuro, maledette le parole e le rincorse folli, maledetta la paura e l’incoscienza. M’hanno detto che non è tardi, che il tempo non torna indietro ma la vita prima o poi s’aggiusta. Intanto io rincorro l’ombra del coraggio che m’è sfuggito, aspetto la risposta giusta, aspetto lo specchio che rifletta la giusta immagine di me stesso.
Adoro essere inseguita dalla passione, soprattuto se non c’è via di fuga.
Io, forestiera in un paese che di buono mi ha donato solo pietre; le ho raccolte, ho costruito una scala e adesso la sto salendo, gradino dopo gradino, con me lascio salire solo chi le pietre non le lancia ma le usa per costruire qualcosa di buono, che sia più vicino al cielo e duri in eterno.
Non sono più randagia. Non punto più agli occhi, di faccia, di petto. Ho sbranato con le fauci spalancate, gli artigli acuminati, graffiato con la mia stessa pelle squamata, ora, l’ho cambiata, come un serpente, a sangue freddo, misto a caldo, misto a stanchezza. Mi hanno trapiantato il cuore di un animale, ma adesso, sono letargica. Sono rimasta di schiena, erotica e silente, curva di cuoio rosato e seducente.
Non mi piace la “solitudine”, quella del cuore, quella dove senti che intorno ci sia solo falsità e opportunismo!Non mi piace rendermi conto che non tutti hanno voglia di “conoscerti” anche se si definiscono “amici”.
Il silenzio è pieno di domande senza risposte.
Maledetta l’ambizione che m’ha bruciato il futuro, maledette le parole e le rincorse folli, maledetta la paura e l’incoscienza. M’hanno detto che non è tardi, che il tempo non torna indietro ma la vita prima o poi s’aggiusta. Intanto io rincorro l’ombra del coraggio che m’è sfuggito, aspetto la risposta giusta, aspetto lo specchio che rifletta la giusta immagine di me stesso.
Adoro essere inseguita dalla passione, soprattuto se non c’è via di fuga.