Luna Del Grande – Tristezza
Quello che fa più male alla fine di un rapporto è constatare che l’altro non è mai stato sincero.
Quello che fa più male alla fine di un rapporto è constatare che l’altro non è mai stato sincero.
La solitudine può essere un bene prezioso se sai beneficiarne come faresti con una calda coperta.
Chiariamo il concetto: essere romantici, premurosi, gelosi, non significa essere “fessi”, ma innamorati. E credimi c’è una gran bella differenza.
Quando siamo solo un involucro “apparente” che ricopre la persona fallita che realmente siamo, diventiamo automaticamente lo specchio delle colpe, delle ingiurie e della cattiveria che scagliamo contro gli altri solo per sentirci migliori.
È uno strano dolore… Morire di nostalgia per qualcosa che non vivrai mai…
Certe parole dette da te fanno un male che non ti immagini,certi gesti da te mi fanno tanto male.Scusami se non riesco a comandare al mio cuore.Scusami se al mio cuore nn riesco a dare ordini.Scusami se non riesco a far battere il mio cuore per qualcun altro che non sia te.Scusami se sono una Bambina e so solo essere felice quando mi parli.Scusami se soffro quando non mi degni di uno sguardo.Scusami se passo vicino a te e tu mi eviti.Scusami se cerco di far il possibile per riuscirti a vedere a scuola.Scusami se sono tanto scema che mi sono subito presa dal tuo sguardo.Scusami se quando mi dici qualcosa io ci credo.Scusami se mi preoccupo quando non stai bene.Scusami se faccio di tutto e di più per parlarti su msn.Scusami se ti ho detto ciò che provavo.Scusami se ho detto che il mio cuore batte per te.Scusami se nonostante non sia stata accettata da te, io continui a correrti dietro.Scusami se voglio farti vedere ogni giorno quello che provo per te.Scusami se mi sono innamorata di te.Scusami se ora vorrei dimenticarti ma non mi è possibile.Insomma scusami se ogni battito del mio cuore è per te!
Il dolore non percorre le rughe ma le accentua. Il dolore spegne il sorriso, trascinando inesorabilmente gli angoli della bocca verso il basso, incurva le spalle, contrae lo stomaco, irrigidisce gli arti. Ti sembra di morire, insomma. Il punto è che non muori. Continui ad andare avanti, abituandoti perfino a questa condizione. Ci si abitua talmente tanto da correre il rischio di non saper riconoscere poi i pochi momenti di felicità che ci capiterà di sicuro di vivere nuovamente. Non vivi, sopravvivi. E la cosa buffa, se così vogliamo definirla, è che molto spesso l’artefice del nostro dolore è paradossalmente lo stesso che potrebbe guarirlo. Ma quasi mai lo fa.