Claudio Visconti De Padua – Luoghi comuni
Perché chiamare gli infermi diversamente abili è un insulto! Quando ci sono abili nel fisico ma paralizzati nel cuore!
Perché chiamare gli infermi diversamente abili è un insulto! Quando ci sono abili nel fisico ma paralizzati nel cuore!
Solo con il tempo si comprende che non siamo speciali, siamo semplicemente unici. Siamo noi, con le nostre idee e le nostre caratteristiche, non c’è da stupirsi se qualcuno non ci capisce. Anzi, dovrebbe stupire il contrario, perché alla fine dei conti mai nessuno ci saprà leggere dentro in modo perfetto. Il rifiuto? Può succedere. Il fraintendimento? C’è da aspettarselo. L’amore? Chissà cos’è poi a questo punto.
Essere troppo buoni non è mai un buon segno, i troppo buoni danno l’anima, il cuore e questo porta le persone ad approfittarsi di loro, ma i buoni hanno anche un grande difetto, che, se finiscono la pazienza, sono capaci diventare i peggiori cattivi.
L’eccesso disarma la fantasia, lasciamo spazio all’immaginazione.
Non farlo per “fare un piacere a me”, ma fallo perché “ti fa piacere”!
Chi ama vince sempre!
Ci sono le maschere. Poi ci sono le persone mascherate.
Quanto è difficile amare al giorno d’oggi.
Nella battaglia fra prepotenti vince sempre il più idiota.
Il matrimonio inizia con una finzione e termina con una verità.
Credo che la parola “gratuito” sia un modo elegante per dirti: “ti sto prendendo per il deretano”.
Quel che è stato è stato, quel che era non era mai stato, e quel che è, è solo una finta, in fondo questa è la vita!
E il mah sposò il boh: che relazione ambigua!
Sembra incredibile ciò che pareva impossibile.
Sarebbe cambiato qualcosa se avesse vinto lo spermatozoo arrivato secondo?
Dentro il vuoto. Fuori il mondo, Tanto pieno di niente che mi fa amare il mio dentro.
Entriamo sempre nel demerito, mai nel merito, ed è indimostrabile che possa essere altrimenti.