Giampiero Ferrante – Luoghi comuni
Quanto è difficile amare al giorno d’oggi.
Quanto è difficile amare al giorno d’oggi.
Nella battaglia fra prepotenti vince sempre il più idiota.
Il matrimonio inizia con una finzione e termina con una verità.
Credo che la parola “gratuito” sia un modo elegante per dirti: “ti sto prendendo per il deretano”.
Jarro, il famoso giornalista-buongustaio, diceva: “Per mangiare un tacchino bisogna essere in due: io e il tacchino”.
“Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”, ed io aggiungo, pure di chi sente ma fa finta di niente!
E mentre ci sono cose che non confesseresti neanche a te stesso, c’è sempre chi parla di te pensando di aver indovinato tutti i segreti della tua vita.
Quello che ti frega ad una certa età è il pensare troppo. Ci sono persone che arrivate ad una certa età pensano di non poter più fare determinate cose, altre invece pensano meno e le fanno.
Quando uno non si riconosce in quello che dice; o parla per parlare, o non sa quello che dice.
Dio creò l’uomo fece copia e incolla e fu così che ci fu la folla.
Solo con il tempo si comprende che non siamo speciali, siamo semplicemente unici. Siamo noi, con le nostre idee e le nostre caratteristiche, non c’è da stupirsi se qualcuno non ci capisce. Anzi, dovrebbe stupire il contrario, perché alla fine dei conti mai nessuno ci saprà leggere dentro in modo perfetto. Il rifiuto? Può succedere. Il fraintendimento? C’è da aspettarselo. L’amore? Chissà cos’è poi a questo punto.
Quel che è stato è stato, quel che era non era mai stato, e quel che è, è solo una finta, in fondo questa è la vita!
Sarebbe cambiato qualcosa se avesse vinto lo spermatozoo arrivato secondo?
Dentro il vuoto. Fuori il mondo, Tanto pieno di niente che mi fa amare il mio dentro.
Entriamo sempre nel demerito, mai nel merito, ed è indimostrabile che possa essere altrimenti.
E il mah sposò il boh: che relazione ambigua!
Sembra incredibile ciò che pareva impossibile.