M. Cristina Paolucci – Destino
Destino inafferrabile, beffardo, gestibile.
Destino inafferrabile, beffardo, gestibile.
Più tardi, a scuola, era lei che riusciva dove fratelli e cugini fallivano, a lei il maestro invariabilmente chiedeva di fornire la spiegazione corretta. Non solo leggeva, la leggeva il Libro Sacro. Non si accontentava di dire semplicemente ciò che pensava, ma si misurava con l’opinione generale per plasmarsi, come una stella cadente affrontava le tenebre inespicabili per definirsi. E guai a quelli che contraddicevano la sua lettura dell’universo; guai a chiunque cercasse di discutere la sua interpretazione dell’eternità, perché lei demoliva i loro argomenti senza preoccuparsi della loro umiliazione. Era insopportabile. Quando i suoi cugini protestavano contro la sua spietatezza, lei si meravigliava. Non preferite la verità al vostro orgoglio? Chiedeva spalancando gli occhi.
Se ogni tanto mi ritrovi nei tuoi pensieri, non vuol dire nulla. Se ci sono costantemente non vuol dire nulla. Se mi pensi sempre, non vuol dire nulla! L’importante è che ci sono, perché esiste anche il nulla.
La cucina è l’espressione più alta di amore che la mamma o moglie dà ai propri cari in essa c’è il cuore. La mamma o moglie dà ai propri cari. Nella cucina c’e, il cuore.
Il destino vuole che viviamo in un mondo in cui è possibile essere negativi e realisti nel medesimo istante!
Non ci é permesso scegliere la cornice del nostro destino. Ma ciò che vi mettiamo dentro é nostro.
Non permettere al passato di legarti, cerca di vivere il presente con nuove strade da rincorrere. Cerca che il tuo futuro sia pieno di sogni da inseguire.