Maicol Cortesi – Guerra & Pace
Non tutti i militari subiscono il processo di deumanizzazione, i più forti riescono a combatterlo.
Non tutti i militari subiscono il processo di deumanizzazione, i più forti riescono a combatterlo.
Come la guerra è una cosa troppo seria per lasciarla in mano ai militari, anche la pace lo è per lasciarla fare ai pacifisti.
La distanza tra due menti e la scarsa disponibilità ad ammetterla, facilita la difesa del proprio schema e la sua continua, drammatica conferma a perpetuarsi.
Nella grotta dell’universo, le gocce di intelligenza scendono dalla filosofia fino al vaso dell’evoluzione, riempiendo con progresso l’infinito vuoto dell’animo umano, appesantendo i vecchi sensi di colpa, distaccano ad uno ad uno, i chiodi arrugginiti delle religioni da cui è sorretto. Toccato la terra, il liquido incomincia a disperdersi nella sgomentata roccia, finché un uomo di intelligenza superiore, capitato per caso, dall’esempio del passato, si sente come in dovere di appenderlo di nuovo, con chiodi che sembrano sorreggerlo dai soli occhi delle persone.
Noi ci chiediamo spesso come mai esistano ancora le guerre… ma forse perché non ci rendiamo conto che l’uomo è capace addirittura di dimenticarsi e sfruttare il suo creatore, il suo Dio, per pensare solo al suo bene terenno.
La guerra finirebbe se i morti potessero ritornare.
Triste è colui che aspetta il pranzo da una casa altrui.