Maicol Cortesi – Vita
Ad un certo punto noi creiamo lo stato angusto in cui poter crescere.
Ad un certo punto noi creiamo lo stato angusto in cui poter crescere.
La solitudine è l’incapacità di colorare il silenzio.
È più facile forzare le sbarre di una prigione che aprire porte sconosciute sulla vita.
Resistere per vivere o vivere per resistere?
Uno è per me diecimila, se è il migliore.
Se provano a demolirti considera che la loro vita è già un fallimento che non sono più in grado di mascherare.
Rassegnarsi alla condizione, che la vita ci impone e come abbandonarsi al dolore inflitto dalle lame di una vergine di Norimberga immaginaria, che ci costringe ad accettare passivamente il destino.
La solitudine è l’incapacità di colorare il silenzio.
È più facile forzare le sbarre di una prigione che aprire porte sconosciute sulla vita.
Resistere per vivere o vivere per resistere?
Uno è per me diecimila, se è il migliore.
Se provano a demolirti considera che la loro vita è già un fallimento che non sono più in grado di mascherare.
Rassegnarsi alla condizione, che la vita ci impone e come abbandonarsi al dolore inflitto dalle lame di una vergine di Norimberga immaginaria, che ci costringe ad accettare passivamente il destino.
La solitudine è l’incapacità di colorare il silenzio.
È più facile forzare le sbarre di una prigione che aprire porte sconosciute sulla vita.
Resistere per vivere o vivere per resistere?
Uno è per me diecimila, se è il migliore.
Se provano a demolirti considera che la loro vita è già un fallimento che non sono più in grado di mascherare.
Rassegnarsi alla condizione, che la vita ci impone e come abbandonarsi al dolore inflitto dalle lame di una vergine di Norimberga immaginaria, che ci costringe ad accettare passivamente il destino.