Manuela Camporaso – Frasi sulla Natura
Come un’estate incerta, tra quei rami verdi ed esperti ti sei immersa. E mentre una nuvola osserva un melo, uno stormo di uccelli si libra nel cielo.
Come un’estate incerta, tra quei rami verdi ed esperti ti sei immersa. E mentre una nuvola osserva un melo, uno stormo di uccelli si libra nel cielo.
Il mare non è mai stato amico dell’uomo.Al massimo complice della sua irrequietezza.
I papaveri sono le gemme del cielo che hanno preso fuoco per amore della terra.
Certi amori bisogna troncarli, senza ripensamenti, prima che finiscano per rovinare la reputazione all’amore stesso.
La voce è muta per coloro che non vogliono ascoltare.I bambini sono gli eroi dell’umanità, perché sorridono mentre tutti piangono.La guerra fa soffrire l’uomo, la parola lo uccide.I miei vizi saranno virtù, i miei nervi saggezza.Credevo di poter scegliere ciò che volevo scegliere, ma ho ritrovato la mia scelta presa da un’alternativa.La mancanza d’affetto rende incompleti gli uomini.I “rumori del mondo” aiutano l’uomo a sconfiggere la solitudine, ma il male peggiore dell’uomo è il silenzio.
La bellezza rinnovata del Mondo e delle stelle parla da sola dell’enorme spirito invidiato dall’Onnipotente: più splendido degli angeli, più profondo dei pensieri di Dio, di conoscenze più luminose di quelle del Maestro, una perla più bella di Lui e degli dèi e di tesori immensi. Il ladrocinio perpetrato dal Padre per impossessarsi delle acque azzurre dell’eternità è solo avere, e dimostra che la sua immortalità è solo espoliazione degli esseri che vede più grandi, di cui vuole avere la luce. E quindi, non è immortalità. E questa trasformazione non è altro Dio che vuole invertire la sua natura e diventare bene, consumare la vita fino alla fine, e la scienza, immobile nella sua esattezza, non i sogni che in fondo si muovono assecondando vento, gli dice che questo tentativo è mortale. Mutando il suo universo nella nuova luce e nuove acque dal sangue, si è guadagnato l’estinzione di quello che ama, ma amare è una parola grossa, che desidera fare suo nel Regno del Messia. Il desiderio non conosce il futuro, se non le sue ambizioni in un tempo immaginario, che non esiste. Non vede se non quello che la sua avidità brama, e odia la verità dei fatti che gli mostra il suo vero volto, il capolinea di una strada fatta di morti, di corpi usati per la Parola che vale solo metà di quanto vorrebbe, la verità da una parte e la falsità e l’arbitrarietà usate per nascondere la propria natura. Che si annullano a vicenda. Quindi questa luce, a che serve. Gli angeli la barattano per l’eternità, aureole rapinate, e un’isola dove l’apparenza nasconde ormai la disarmonia inconcepibile della Ruota. È proprio la maschera, questa volta, a svelare e mostrare cosa c’è dietro, mai accaduto prima. Ed è stato il mio spirito, nella morte, nel giudizio del Padre per sterminare ed appropriarsi e abbellirsi di questa eredità di luce smisurata, a farlo. Incredibile. Straordinario.
Fratelli, amate ogni creatura e tutto l’universo, ogni granello di sabbia, ogni fogliolina, ogni raggio di sole.