Manuela Camporaso – Stati d’Animo
Caduta inversa, come laghi che piovono sul cielo, come parole inghiottite, come lacrime pentite.
Caduta inversa, come laghi che piovono sul cielo, come parole inghiottite, come lacrime pentite.
Aver iniziato un nuovo capitolo ed aver la consapevolezza di non essere nel mio posto, nel mio luogo, nel mio tempo: incatena il mio pensiero.
Cristo, pensò, la gente ha intestini, bocche, polmoni, orecchie, ombelichi, organi sessuali, e capelli, pori, lingue, a volte denti, e tutte le altre parti unghie, ciglia, dita dei piedi, ginocchia, pance. C’era qualcosa di estenuante in tutto questo. Perché nessuno se ne lamentava?
Vorrei che le persone si guardassero più allo specchio prima di guardare quello che fanno gli altri. Si accorgerebbero che spesso sono le prime che dovrebbero tacere.
Bassi come giganti, alti come nani, chiari come la notte, scuri come il giorno, bagnati come i deserti, aridi come il mare. Ecco per me come ci si sente ad amare!
Ci sono momenti che odiamo tutto e tutti, ma odiamo sopratutto noi stessi. Vorremmo essere diversi, quello che non siamo mai stati. Ci sono momenti in cui amiamo tutto e tutti e riusciamo ad amare anche noi stessi Ci sono momenti in cui tutto e tutti ci sono, ma noi non ci troviamo, ci siamo smarriti lungo strade che non conoscevamo.
La ricerca della solitudine non è altro che il desiderio di capire chi in realtà riesce anche a comprenderti nonostante i tuoi silenzi e a rimanerti accanto rispettando i tuoi spazi e tempi.