Manuela Camporaso – Tristezza
Se hai pianto tanto ed a molti rintocchi, allora hai un segno nel cuore e negli occhi.
Se hai pianto tanto ed a molti rintocchi, allora hai un segno nel cuore e negli occhi.
È difficile dimenticare una persona a cui hai tenuto tanto, e quando credi di esserci riuscita il suo ricordo riaffiora prepotente insieme al sapore dell’amarezza.
Sono i pensieri della notte che ti lasciano ferite dentro, sono i pensieri della notte che ti scavano nel cuore senza pietà.
E quando succede è così, me lo sento addosso, mi stringe, mi attanaglia, mi toglie il respiro, mi blocca la mente, il mio cuore impazzisce, non riesco a trattenerlo, corre veloce al ritmo impossibile, attimi che durano eternità e poi mi lascia impoverita di me stessa.
La tristezza è il tramonto di un sole che non ha sede nel cuore.
Ci sono giorni che ti capita di sentirti sospesa nell’infinito, spettatrice della tua vita che va, anche senza di te.
Ci sono cose che non è affatto necessario dire né chiedere, te le racconta il vento del sud, in un respiro divenuto oramai gelido, spogliato di quel calore apparente di cui a lungo si erano coperti i suoi mormorii. Non v’è più nulla da ascoltare, tutto è già stato sentito. Addosso, sulla pelle. Dentro, nell’anima. Solo il cuore ha lottato ciecamente contro l’evidenza. Ciò che rimane è l’innegabile sincerità del silenzio. Alla stregua d’un ultimo dono, dopo un concerto di dolci melodie dal cuore di ghiaccio.