Manuela Camporaso – Vita
C’è chi immagina la storia della tua vita. C’è chi idealizza la storia della tua vita. E c’è chi se la inventa la storia della tua vita. Pochi la conoscono davvero.
C’è chi immagina la storia della tua vita. C’è chi idealizza la storia della tua vita. E c’è chi se la inventa la storia della tua vita. Pochi la conoscono davvero.
Il cuore è sordo alla mente, ecco perché un razionale e un impulsivo riescono a raggiungere la medesima verità.
Amo svegliarmi e guardare il sole, amo camminare e guardare la mia ombra, amo stare davanti al mare e osservarlo, amo guardare il cielo e non staccare più gli occhi.Voglio godermi istante per istante questa opportunità che mi viene concessa.Conoscere nuovi traguardi, mettere nero su bianco nella storia che sto vivendo.Amo la vita perché mi è stata concessa e voglio sfruttare ogni secondo del mio tempo a cercare un desiderio da realizzare.Voglio un sogno da avverare per dare un senso alla mia vita.
Per molti è più facile non credere di avere un’anima, è più facile non credere in Dio né in Gesù Cristo, morto e risorto per donare la salvezza e la felicità della vita eterna a tutti coloro che si pentono dei loro peccati con cuore sincero e vera costrizione di animo, perché, questi molti, non credendo e senza la fede, sono liberi di essere schiavi del proprio io carnale, materiale, terreno e mortale. Ho visto persone che, per infelicità o insoddisfazione, con tono superbo, arrogante e provocatorio hanno detto: “Io voglio che Dio mi esaudisca in ciò che desidero io!”.Beh, se proprio vuoi comandare qualcuno, comanda al diavolo, nel nome di Gesù, di andarsene e di non rompere più l’anima!
Non importa in quanti pezzi si frammenterà la tua anima non si fermerà nessuno ad aiutarti a raccoglierne i pezzi.
La vita è come un treno che passa veloce.Sale su solo chi ce la fa. Gli altri sono lì.Aspettano che qualcuno da lassù li riporti a casa.
Un calore timido fluiva tra di loro, sguardi che spianavano l’anima.[…] a volte aveva l’impressione che si fossero trasferiti in un campo magnetico completamente diverso dal suo, in cui vigevano leggi e sentimenti (ma soprattutto assenza di sentimenti) che lei non riconosceva, un terreno ingombro di un filo spinato aggrovigliato in cui inciampava, vacillava, barcollava fino al ridicolo a ogni passo. […] Sospirò, pensando a come mai negli ultimi anni si fosse specializzata nel cercare segni di vita negli altri.