Mao Tse Tung – Stati d’Animo
Non dispiacerti di ciò che non hai potuto fare, rammaricati solo di quando potevi e non hai voluto.
Non dispiacerti di ciò che non hai potuto fare, rammaricati solo di quando potevi e non hai voluto.
La gente non sta bene insieme se invece stesse bene le nostre menti non sarebbero così tristi.
Ho curvato ogni mia parte, intenzione, sogno perché aderissero ai tuoi palmi. Ho misurato le parallele di strade tutte uguali e contato i passi nei vicoli, ho girato gli angoli e tracciato le perpendicolari. Non ho avuto soluzioni, ma ho fatto scorta di alternative, ho creduto nel caotico caso e nell’anima a soqquadro. Ho ascoltato le parole che non mi hai detto e le tue lacrime di certi umori storti. Un’esitazione o due. Tre parole o quattro. Sono rimasta clandestina e sequestrata. Incespico ancora tra le cose guaste e poche, tra le mezze allusioni che sono valse più dei discorsi interi. Nell’incertezza tra scomparire e rimanere, ho tolto luci e definizioni, lasciando i calchi alla penombra in uno spiraglio frastagliato di impressioni accennate. Rifletto le mani sulle pareti, gioco con le forme, racchiudendo nuvole nella stanza vuota. Un cielo col tetto a volta e l’aria che sa d’intonaco non più fresco. Anche l’attesa ha avuto un contrattempo. Ho scritto molto sui fogli raccattati da chi li accartocciava per distruggerti e ho ripreso tutte le tue parole per farle mie, scrivendo un rigo sopra e aggiungendo dell’altro spazio bianco perché tu continuassi con l’inchiostro e il tempo nuovo. Ho dimenticato do mettere a posto i fogli. E le finestre si aprono sempre all’improvviso. Ora lo so.
La bocca che diceva di volermi proteggere è stata la stessa che mi ha ferito di più.
Le tensioni sono necessarie e aiutano a crescere.
Bisognerebbe sempre esprimere le proprie emozioni, fanno bene alle persone che le vivono. Dire “ti voglio bene” oggi, non dovrebbe essere evitato, domani potrebbe non avere più lo stesso significato.
Ci sono legami che vincono il tempo e restano indelebili.