Mara Faggioli – Stati d’Animo
Io non conosco il volo della rondine né il sentiero dei tuoi pensieri come naufraga vivo in attesa di salvezza.
Io non conosco il volo della rondine né il sentiero dei tuoi pensieri come naufraga vivo in attesa di salvezza.
È ciò che avviene dopo un’estenuante lotta, una forte tempesta, che ti fa comprendere se ciò che hai seminato col cuore darà i suoi frutti. Lo capirai dal silenzio. Della disfatta e del vuoto o della comprensione, dell’incontro.
Le persone fragili e insicure le riconosci subito, al primo sguardo. Quelle che si perdono guardando fuori dal finestrino. Da come si attorcigliano i capelli nei momenti di nervoso oppure per l’imbarazzo. Quelle come me le riconosci da come abbassano lo sguardo per sorridere.
Sei solo quando agli altri sei indifferente. Non sei “nessuno” solo quando nessuno ti tiene nella sua mente.
E, poi ti abitui anche a quel sempre che non era poi cosi sempre, ti abitui ad ingoiare quella lacrima che porta un nome indelebile graffiato sull’anima, sempre, che non era per sempre.
La mente è un’abile tessitrice. Getta la rete nel passato e si abbuffa di ricordi. Bulimica, aggiunge fantasie ai frammenti mancanti, fino a dipingere l’illusione che ieri era tutto molto più luminoso. Eliminando i ricordi, evitando di attaccarsi a loro, si riesce a percepire molto meglio il colore di un’emozione che non c’è più. È passata. E forse doveva andare così.
Dimenticherai anche il più bel sogno, ma non quegli occhi e quel sorriso che ti hanno toccato il cuore.