Marc Levy – Accontentarsi
Anche se oggi vivo senza di lei, non sono comunque mai solo, perché so che lei esiste, da qualche parte.
Anche se oggi vivo senza di lei, non sono comunque mai solo, perché so che lei esiste, da qualche parte.
Il vento che sospinge le vele della mia scrittura è la brezza della ricerca, un’indagine volta alla comprensione del perché all’improvviso, quando il sole è alto, le vele spiegate e il respiro di tutto l’universo pare sospingermi, d’un tratto, senza preavviso alcuno, esso possa cessare, piantandomi in asso nel bel mezzo di un ragionamento, di una proposizione.Oggi ulula malinconico, e tiepido fà scivolare lieve la mina ma tutto ad un tratto non sò più che dire… ecco è successo ancora.
Se potessi vedere i giorni su di un grafico, questo sarebbe lineare, anzi! Piatto. Ho imparato ad accontentarmi, a contenere le mie emozioni, ad essere composta, seria, posata, rispettosa nelle regole, non dire, non fare, non… non respirare. A questo punto tutto tutto ok, avrò tutto quanto è necessario per il mio sostentamento, ma dimentico di avere un anima: le mie emozioni costano, e per un battito in più dovrò osare, e mettermi a rischio, coprirmi il viso, chiudermi a guscio ed essere pronta ad incassare, ad essere giudicata e giustiziata più volte, fino a quando non mi capiranno che la mia è solo la rabbia di non riuscire ad essere diversa, che mio malgrado mi spinge ad essere uguali ad… altri.
Chi riesce a fare di necessità virtù rischia di trovare sulla sua strada chi fa…
La fatica della comprensione di un risultato, sta nella difficoltà durante la pianificazione di prevederne…
L’accontentarsi vale certamente più del rassegnarsi a rinunciare.
Noi non siamo poeti del mondo, ma del nostro cuore!