Marcello d’Orta – Libri
Io penzo (e credo) che la donna deve essere uguale a l’uomo, perché non è giusto che non è uguale. L’otto Marzo la donna deve essere uguale, all’uomo!
Io penzo (e credo) che la donna deve essere uguale a l’uomo, perché non è giusto che non è uguale. L’otto Marzo la donna deve essere uguale, all’uomo!
“Conoscevo tuo padre”, disse Johannes Halden. Fuori pioveva. Era stata una giornata soleggiata, ma poi le nuvole avevano creato una cappa e adesso sulla città scendeva una pioggerella estiva. Si ricordava ancora la sensazione fisica delle goccioline che si scaldavano al contatto con la pelle. L’odore di polvere che si alzava dall’asfalto. Il profumo dei fiori, dell’erba e delle foglie che lo rendeva inquieto, ebbro, smanioso. Ah, se avesse potuto tornare giovane! “Ero il suo informatore”, proseguì Johannes. Sonny era seduto al buio, contro il muro, ed era impossibile vedere la sua espressione. Aveva poco tempo a disposizione, ben presto li avrebbero rinchiusi nelle loro celle per la sera. Johannes trattenne il fiato: stava per confessare. Stava per pronunciare la frase che, a seconda delle circostanza, aveva temuto o sperato di dire, che gli era pesata così a lungo sullo stomaco da fargli temere che vi avesse messo radici. “Non è vero che si è sparato, Sonny.” Ecco. Finalmente l’aveva detto. Silenzio.
Perché a volte, nei momenti più impensati, per strada, puoi sentire l’anima lacerarsi, catturata nella storia di qualcuno che ti è appena passato accanto. La maggior parte delle volte, però, quelle storie vengono sradicate e muoiono subito, senza che gli interessati si rendano conto di ciò che hanno perso.
Forse farò un favore al lettore dicendogli come dovrà trascorrere una settimana a Perugia. La sua prima cura sarà di non aver fretta, di camminare dappertutto molto lentamente e senza meta e di osservare tutto quello che i suoi occhi incontreranno.
La vita era uno squallido baratto, soldi contro tempo. Coi soldi potevano comprarsi un po’ di tempo, va bene, ma col tempo che cosa si sarebbero comprati? La possibilità di vedere il loro amore trasformarsi in cenere? Sentire che tutto si svuotava di significato era spaventoso.
Ho obliato molte cose che credevo di sapere, e appreso molte altre che avevo obliate. Riesco a vedere cose assai lontane, e molte altre, vicine, sfuggono alla mia vista.
Forse è vero che penso troppo. Ma non è che penso troppo. Mi fisso, è diverso.