Marcello Marchesi – Tempi Moderni
La legge è uguale per tutti. Basta essere raccomandati.
La legge è uguale per tutti. Basta essere raccomandati.
Facebook, così come Twitter, è diventato in brevissimo tempo un grande mezzo di comunicazione, una forma stupenda di linguaggio universale; vengono pubblicati link, pensieri personali, video, foto e tant’altro. Quel che conta penso è proprio il “saper comunicare” e l’errore più grande sta proprio nella “convinzione” e quindi nella”illusione” di alcune persone che credono di formarsi il carattere e la personalità solo attraverso il “Social Network” evitando così di percorrere la “vera strada” che la vita ci ha donato.
Tutto è connesso con tutto. Noi conosciamo tutto. Invero ignoriamo la natura delle connessioni.
Essere violenti non va di moda.
Il tempo basta a tutto, se lo si gestisce con la parsimonia necessaria. Per noi è breve la giornata di cui perdiamo la maggior parte.
Io non mi sento terreno, cioè quando osservo questo mondo è come se vedessi una grande recita fatta da crudeli attori.
È un fenomeno curioso: gente che pubblica continuamente sui social network pezzi della propria vita, compulsivamente, in modo eccessivo, raccontando sentimenti, emozioni, pensieri che farebbe bene a tenersi per sé, per una legge del pudore mai scritta, ma universalmente riconosciuta.Credo che i social network portino alla luce le insicurezze ed il bisogno di sentirsi accettati e riconosciuti, come mai nessuno strumento prima d’ora.
Facebook, così come Twitter, è diventato in brevissimo tempo un grande mezzo di comunicazione, una forma stupenda di linguaggio universale; vengono pubblicati link, pensieri personali, video, foto e tant’altro. Quel che conta penso è proprio il “saper comunicare” e l’errore più grande sta proprio nella “convinzione” e quindi nella”illusione” di alcune persone che credono di formarsi il carattere e la personalità solo attraverso il “Social Network” evitando così di percorrere la “vera strada” che la vita ci ha donato.
Tutto è connesso con tutto. Noi conosciamo tutto. Invero ignoriamo la natura delle connessioni.
Essere violenti non va di moda.
Il tempo basta a tutto, se lo si gestisce con la parsimonia necessaria. Per noi è breve la giornata di cui perdiamo la maggior parte.
Io non mi sento terreno, cioè quando osservo questo mondo è come se vedessi una grande recita fatta da crudeli attori.
È un fenomeno curioso: gente che pubblica continuamente sui social network pezzi della propria vita, compulsivamente, in modo eccessivo, raccontando sentimenti, emozioni, pensieri che farebbe bene a tenersi per sé, per una legge del pudore mai scritta, ma universalmente riconosciuta.Credo che i social network portino alla luce le insicurezze ed il bisogno di sentirsi accettati e riconosciuti, come mai nessuno strumento prima d’ora.
Facebook, così come Twitter, è diventato in brevissimo tempo un grande mezzo di comunicazione, una forma stupenda di linguaggio universale; vengono pubblicati link, pensieri personali, video, foto e tant’altro. Quel che conta penso è proprio il “saper comunicare” e l’errore più grande sta proprio nella “convinzione” e quindi nella”illusione” di alcune persone che credono di formarsi il carattere e la personalità solo attraverso il “Social Network” evitando così di percorrere la “vera strada” che la vita ci ha donato.
Tutto è connesso con tutto. Noi conosciamo tutto. Invero ignoriamo la natura delle connessioni.
Essere violenti non va di moda.
Il tempo basta a tutto, se lo si gestisce con la parsimonia necessaria. Per noi è breve la giornata di cui perdiamo la maggior parte.
Io non mi sento terreno, cioè quando osservo questo mondo è come se vedessi una grande recita fatta da crudeli attori.
È un fenomeno curioso: gente che pubblica continuamente sui social network pezzi della propria vita, compulsivamente, in modo eccessivo, raccontando sentimenti, emozioni, pensieri che farebbe bene a tenersi per sé, per una legge del pudore mai scritta, ma universalmente riconosciuta.Credo che i social network portino alla luce le insicurezze ed il bisogno di sentirsi accettati e riconosciuti, come mai nessuno strumento prima d’ora.