Marco Alberici – Antichi aforismi
I vizi dell’umanità non sono meno nell’ordine delle cose che i fulmini e le tempeste.
I vizi dell’umanità non sono meno nell’ordine delle cose che i fulmini e le tempeste.
Che Menfi cessi di vantare i barbari miracoli delle sue piramidi, che cessino di essere vantate le meraviglie di Babilonia; tutto deve annichilirsi davanti all’opera immensa dell’anfiteatro dei Cesari, e tutte le voci della celebrità devono unirsi per lodare questo monumento.
Quando si sia bene conosciuto e sentito che tutta quanta la vita è amara, ben poco di amaro vi possono aggiungere le piccole disgrazie che intervengono alla giornata.In una infusione di Assenzio non si avverte qualche goccia di sugo di genziana.
I viaggiatori, che hanno la vera religione, si guardino ritornare a casa ateisti dopo esser ripartiti cattolici.
Per quale ragione ed a fuggire la molta necessità?Percioché per lei si guastano i buoni intelletti.
Chi lavora con l’ascia non può fare se non lavori grossi. Le operazioni più delicate…
Il come fa più la cosa, che la cosa non fa se stessa.