Marco Aurelio – Destino
Gli uomini sono nati gli uni per gli altri; o li educhi o li subisci.
Gli uomini sono nati gli uni per gli altri; o li educhi o li subisci.
Come le parole che non ho mai detto, come un treno che non ho mai preso, come quelle emozioni mai vissute fino in fondo, qualcosa che ho assaggiato, ma non è stato possibile gustare pienamente. Vita a metà tra attesa, giudizio e timore, tra “oggi no”, “non ancora”, “dopo”, “c’è tempo” e quel tempo non arriva mai o passa troppo in fretta e non ti trova. Appuntamenti dimenticati, rinviati, incontri mancati, disdetti, ti senti inghiottire da una clessidra e soffocare dalla sua sabbia. E sei su, ti capovolgono e finisci giù, i granelli appiccicati dappertutto, sporca, indecente e neppure presentabile; indovina un po’? Mi toccherà dir di no anche stavolta!
Se facciamo parte anche noi del destino stesso, vuol dire che forse possiamo influenzarlo in una maniera o nell’altra.
Come un carro non può procedere con una ruota sola,così il destino non può realizzarsi senza l’umano operare.
Quando il destino ti riserva solo merda, l’unica strada segnata è quella del vaffanculo.
Gli uomini sono più grandi e più forti del destino.
Le belle sensazioni sono come le ali delle farfalle: non si dovrebbe mai toccare per trattenerle con sé, ma viverle intensamente e fermarsi a gioire di loro. E sperare che una volta volate via arrivino altre farfalle da ammirare.