Marco Federico Scalabrin – Vita
Il confine tra possibile ed impossibile si chiama arresa!
Il confine tra possibile ed impossibile si chiama arresa!
Poteva accettare qualsiasi cosa, tranne la banalità priva di sussulti.
Più testardo di un vecchietto insisto con i miei sogni anche se le lezioni di vita mi mostrano che quei sogni non mi sono destinati. Io son testardo ed è forse per questo che sono ancora in vita.
Dal niente non può nascere niente e niente può finire in niente.
Sebbene io abbia della vita una concezione tetra, ho sempre nutrito un grande amore per l’esistenza, un amore talmente grande da convertirsi in negazione della vita, perché non possedevo i mezzi per soddisfare la mia voglia di vivere.
L’umiltà oggi? Merce più che rara. Praticamente la si può trovare in vendita una sola volta all’anno, in un mercatino quasi sconosciuto, che monta i suoi banchi in un luogo alquanto impervio e praticamente irraggiungibile… e pensa… Se per caso tu decidessi di farci una scappata, magari per riacquistare un po’ di questo prodotto unico, ti renderesti ahimè conto, che il mercato è collocato dall’altra parte del mondo rispetto casa tua!
Il libro della mia vita è ancora aperto, alcune pagine sono sbiadite, altre sono nere e piene di dolore, ma molte di esse, fortunatamente, sono di un bianco così intenso, da sembrare la luce di un angelo, su quelle pagine candide scrivo le emozioni che provo, le sensazioni vissute, l’amore che ho ricevuto, l’amore che ho donato a chi timidamente me lo ha chiesto, a 50 anni vivo ancora l’essenza della mia vita in tutte le sue sfumature, e, non c’è volta che ne resti dolcemente spaventata e felice.