Marco Fernando Righi – Morte
Il sogno non ha anticamere, così come la morte.
Il sogno non ha anticamere, così come la morte.
Ciao Alda, ora non avrai più bisogno di intingere il pennino nel cielo per scrivere poesie…Mancheranno le tue bizze, l’odore di tabacco, le parolacce… Resteranno le tue poesie a ricordarci… che ci sei.
Chissà perché quando muoriamo, tutti alla fine spendono una buona parola per noi perfino i nemici.
Abele fu il primo a scoprire che le vittime morte non protestano.
Ecco la morte come ci inganna. Ci aggredisce con le cose che temiamo o ci ammalia con le cose che amiamo.
In un lato buio della luce io cammino, ma quando la nebbia si avvicina ecco che comincio a capire. Le fauci delle tenebre mi annientano. Cado… Muoio.
La Morte è qui, e la Morte è là; da per tutto la Morte è all’opera; intorno a noi, in noi, sopra di noi, sotto di noi è la Morte; e noi non siamo che Morte….Da prima muoiono i nostri piaceri, e quindi le nostre speranze, e quindi i nostri timori; e quando tutto ciò è morto, la polvere chiama la polvere e noi anche moriamo.