Marco Giannetti – Anima
Credevo di far nascere fiori nelle pietre, ma troppo arido è stato il mio seme…
Credevo di far nascere fiori nelle pietre, ma troppo arido è stato il mio seme…
Le ferite inflitte al corpo passano. Quelle che non si cancelleranno mai sono quelle dell’anima.
Splendido amore… soprattutto con me, quanto ne dovrai dare quando avrò bisogno di sentirti vicino…
Anima o corpo, buio o luce, vicini o distanti: nulla poteva impedire quella sintonia che mescolava la nostra essenza.
La luce del sole non è quella che vediamo con i nostri occhi, ma quella che abbiamo in fondo al cuore, nella nostra anima. Potremmo provare a metterci in una stanza buia ma qualche fessura lascerà sempre passare la luce. Potremmo anche bendarci gli occhi, ma seppure debolissimi uno spiraglio filtrerà sempre ugualmente. Una tenue luce appena sufficiente a farci distinguere un movimento tra le ombre, probabilmente, ma sarebbe pur sempre una luce. E comunque anche nel buio più completo non riusciremo mai a capirlo per che noi sappiamo com’è il sole. Sappiamo come è fatto. Sappiamo com’è un arcobaleno. Sappiamo qual è il colore di cui si tinge il nostro cielo quando il giorno e la notte.
L’essere assente non vuol dire non essere presente, solo non essere fisicamente vicini, ma uniti nel cuore.
Se dovessi scrivere ora, una pagina della mia vita, scriverei: “Oggi sto bene. Anche se ho pianto, se ho avuto paura, se ho avuto brutti pensieri. Oggi, nonostante tutto ciò, sto bene, perché sono riuscita a far star bene chi stava male.”