Marco Giannetti – Carità
Prendersi cura dei poveri è un po come prendersi cura della nostra anima, poiché anche essa ha fame di amore.Anche essa ha freddo per l’indifferenza e per la cecità del cuore.
Prendersi cura dei poveri è un po come prendersi cura della nostra anima, poiché anche essa ha fame di amore.Anche essa ha freddo per l’indifferenza e per la cecità del cuore.
La carità è borghese, è un costume rabberciato, indossato per l’occasione, squallida come un signorotto che si toglie i guanti nel bel mezzo della piazza, mette le mani in tasca e lascia scivolare qualche spiccio nel cappello del barbone, guardandosi bene dallo stringere la mano o toccarlo. La carità è una beffa, sostituisce gli stati sui diritti che dovrebbe assicurare, ma non sostituisce la dignità e assicura lunga vita ai disonesti.
La carità che non costa niente il cielo l’ignora.
La forza d’animo è figlia del dolore… ma ti insegna il valore della vita.
[…] E ‘n la sua volontade è nostra pace:ell’è quel mare al qual tutto si moveciò ch’ella cria o che natura face.
Non è facile sopportare il peso dei rimpianti, non è semplice andare avanti quando sei solo, ma si riesce a farlo quando hai fiducia in te stesso, nulla è nessuno potrà fermarti nel tuo intento. E nel cammino che farai se sei esente da peccati troverai sempre chi ti tende la mano.
Le belle persone esistono, a volte le abbiamo sempre avute al nostro fianco ma i nostri occhi non le vedevano perché oscurati da effimere presenze.