Marco Giannetti – Stati d’Animo
Diventa eroe colui che muore, non chi ne ha causato la morte.
Diventa eroe colui che muore, non chi ne ha causato la morte.
Le parole non sono leggere, anzi pesano, soprattutto quando ci credi fino a rimetterci cuore e anima.
Se diciamo “invecchio”, vuol dire che abbiamo vissuto e stiamo ancora percorrendo la strada della vita, sia pure sempre in combattimento con il tempo tiranno.L’importante è che non sia lo spirito ad invecchiare, perché lo spirito è la benzina del nostro cuore e l’olio delle nostre membra.
Amo le carezze impudiche della mente, quelle che diventano mani, respiri, piacere, quelle che se ti possiedono non ti lasciano alcuna via di scampo.
Certo lo so non ho più niente da dire né da rimpiangere o da fallire. Devo solo comprare ormai della seta rossa al mio male con la quale farlo stare zitto.
Oscillo perennemente tra momenti di puro odio e momenti di puro amore.
Ci sono battaglie che perdi, nonostante le lotte giuste ed energiche. Lo sconforto arriva, ti stringe l’anima e i battiti del cuore rimangono soffocati. Dal dolore e dalla frustrazione. Vivi così per un bel po’, frastornato dagli eventi incapaci di reagire, con quel pugno inferto nello stomaco e lacrime soffocate dentro agli occhi. Eppure l’ingiustizia era palese, chiunque avrebbe potuto vederla, toccarla. Non era astratta, ti guardi intorno e noti solo spalle, non riesci a vedere gli occhi della gente; sono nascosti, dalla paura e dalla mancanza di coraggio di lottare per la giustizia e la democrazia.