Marco Giannetti – Tristezza
La tristezza si sveglia prima di me, non si fa trovare impreparata e mi fa la sua accorta accoglienza; non la scaccio via, la tengo buona perché non chiami a sé le sue compagne a far festa del mio animo.
La tristezza si sveglia prima di me, non si fa trovare impreparata e mi fa la sua accorta accoglienza; non la scaccio via, la tengo buona perché non chiami a sé le sue compagne a far festa del mio animo.
La leggerezza di una lacrima che si posa dolcemente sul viso e piano piano lascia il posto ad un’altra lacrima.
Lacrime e sorriso sono spesso agli antipodi, ma quando si incontrano è la vita che ti bacia.
Leccherò le tue lacrime, assorbirò il tuo dolore e gli donerò un po’ d’amore, cancellando per sempre le ferite del tempo.
E poi c’è quel giorno in cui l’unica cosa che vorresti fare è piangere, dove il peso delle scelte ti schiaccia, dove cerchi il tuo angolo per nasconderti e non farti vedere, dove fingi un sorriso per non spiegare le tue lacrime, dove tutto è buio anche se il sole è dentro di te.
Ci sono cose che non si vedono se non attraverso gli occhi che hanno pianto.
Il pianto più disperato è quello che teniamo dentro e che nessuno deve vedere, perché ne abbiamo un sacro pudore.