Marco Gramegna – Tristezza
Se io sono il fallimento, tu sarai il mio debito.
Se io sono il fallimento, tu sarai il mio debito.
Quelli che sono infelici non hanno bisogno di niente a questo mondo, eccetto di persone capaci di concedere loro la propria attenzione.
Nonostante abbiamo attraversato piogge torrenziali, venti impetuosi e il freddo rigido dell’inverno, nonostante sconfitte e sofferenze, l’estate e la gioia arrivano sempre ad abbracciare il nostro cuore.
Nello specchio non vedo nessuno, nessuno che io voglia.
Ricorda che la felicità ha una sua rapida scadenza.
Quando il tuo cuore è frammentato, la tua anima a brandelli e sei pervaso dalla disperazione più cupa è il momento di dire “Basta”. La disperazione è l’asticella che ti indica che hai toccato il fondo ma nello stesso tempo deve essere il tuo prima passo verso la luce. Il compito più arduo è trasformare le ferite in punti di forza. È’ vero la risalita è ancora buio e non è per nulla facile, ma una volta arrivato in superficie gli squarci si trasformeranno in prese d’aria, ossigeno per il tuo cuore, unguento per la tua anima e tu non sarai più quello di prima ma sicuramente più di quello che eri prima.
Dimmi a che serve restare lontano in silenzio a guardare la nostra passione che muore.