Marco Gramegna – Tristezza
Se io sono il fallimento, tu sarai il mio debito.
Se io sono il fallimento, tu sarai il mio debito.
E ti dici “è colpa mia” finché non vedi che lui non ha bisogno di te, che senza te vive, e cerchi di accettare che primo o poi lui tornerà ad amare ma non amerà mai più te.
Vago per la città, come un corpo senz’anima,con le lacrime agli occhi e senza una meta, tanto ormai una meta non c’è più.
Le lacrime non sono segno di debolezza e non esprimono solo il dolore, ma anche emozioni d’amore o una parentesi di felicità.
La felicità ha un prezzo… l’infelicità.
Il dolore esige di essere sentito.
Sei il mio grido disperato che si spegne in un baratro d’indifferenza e di bugie.