Marco Gramegna – Tristezza
Se io sono il fallimento, tu sarai il mio debito.
Se io sono il fallimento, tu sarai il mio debito.
La sofferenza morale provoca più dolore di una profonda ferita che non si riesce a rimarginare.
La vera solitudine non è necessariamente limitata a quando si è soli.
Che tristezza limitarsi a leggere le carte, le mani. Nessuno impara a leggere gli occhi!
E poi certi giorni “mutevole” come lo è il tempo, vorresti solo allontanarti dalla consapevolezza della quotidianità. Dalla certezza di non poter cambiare il mondo. Dalle gabbie che l’incoerenza umana ha formato. Vorresti solo “Allontanarti dalla durezza della vita”, per ritrovarti lì; dove le emozioni non ti toccano. Dove crisi esistenziali che ti circondano, non squarciano la tua anima, dove le mani si tendono e i cuori si aprono.
Odiare è solo un modo per nascondere la propria sofferenza.
È una vita un po’ così tra noi, si sta come gli estremi di un segmento su uno spazio vuoto.