Marco Innocenti – Anima
Io sono come le conchiglie. Non parlo, ma tu devi tendere l’orecchio. Allora sentirai qualcosa.
Io sono come le conchiglie. Non parlo, ma tu devi tendere l’orecchio. Allora sentirai qualcosa.
Sputare veleno servirebbe solo ad annerire di più la tua anima dannata.
L’anima è la vanità e il piacere del corpo finché uno è in gamba, ma…
È proprio dell’anima quella meravigliosa leggerezza del dopo tensione che ti fa volare in alto.
L’anima in decomposizione è molto peggiore della carne.
Le anime belle come melodia vibravano nella mia anima, lasciandomi come un mare in tempesta, irrequieto. Mi inebrio di quel fascino che mi cattura e mi rendono come nessuno. Anima nobile e bella tu sei il creato che solo occhi limpidi possa ammirare la sua grandezza.
Siamo portati a pensare di voler vedere le “manifestazioni” di Dio in maniera “evidente” quali possono essere i miracoli. E poco riflettiamo sulla considerazione che Dio possa manifestarsi anche attraverso le nostre “azioni”. Pensiamo a quando c’è qualcuno che aspetta una parola un abbraccio, un aiuto, un conforto morale o materiale: non è Dio che ti chiede di prestargli la tua parola, le tue braccia, il tuo conforto per soccorrerlo attraverso te? È Lui che si manifesta attraverso il tuo “lavoro”. È Lui che si manifesta al tuo cuore, lo prende in “prestito”, lo “restaura” e te lo restituisce, e tu lo doni.