Marco Mei – Comportamento
Non sono abituato ad aprirmi con gli estranei: a causa e per effetto di ciò rimarrò il peggior confidente di me stesso.
Non sono abituato ad aprirmi con gli estranei: a causa e per effetto di ciò rimarrò il peggior confidente di me stesso.
Non ho mai capito perché, gira e rigira, il mio nome si trovi sempre in mezzo ad un pettegolezzo. Eppure io vivo la mia vita senza mai disturbare nessuno, lascio entrare le persone in essa e quando se ne vanno non faccio tragedie, chiudo semplicemente la porta. Nella vita incontreremo sempre qualcuno a cui non piacciamo, ma questo non gli dà il diritto di sputtanarci, solo perché il nostro essere non era di suo gradimento.
Teniamo sempre conto del male che riceviamo, ma quello che facciamo siamo sempre disposti a dimenticarlo.
Le persone non cambiano. Le uniche a farlo sono quelle che dimostrano di avere una coscienza, quelle che vogliono imparare dai propri errori, piuttosto che continuare a giustificarsi e nascondersi sotto una montagna di orgoglio. Per tutte le altre non ci sono speranze.
Non pretendiamo grossi cambiamenti intorno a noi, fintanto che non cambiamo nulla di noi.
Abbandoniamo ogni giorno il “bambino” che eravamo… per tradire gli “adulti” che ancora non siamo.
Non posso essere ciò che non sono e avere ciò che non ho.