Marco Oliverio – Stati d’Animo
Nel cuore di un uomo c’è amore per pochi, odio per alcuni, indifferenza per tutti gli altri.
Nel cuore di un uomo c’è amore per pochi, odio per alcuni, indifferenza per tutti gli altri.
Ho cominciato! Ho cominciato a volermi bene per quello che merito. A non infrangere più le mie esigenze sempre per assecondare quelle altrui. A non ascoltare soltanto, ma a pretendere anche di essere ascoltata. Ho cominciato a liberarmi! A liberarmi nel profondo dalle paure, dalle insicurezze ed essere finalmente libera di manifestare ciò che sono veramente. A liberarmi di chi non si è mai preoccupato di me, ne di capirmi e ne di rispettarmi. A liberarmi di quelle presenze inutili che erano solo un occhio indiscreto puntato sulla mia vita e una bocca ipocrita aperta verso il mondo. Io ho cominciato. Per te stessa, fallo anche tu.
Vorrei avvolgermi di silenzi fino a non sentirli più.
Molte volte viviamo in disordini creati dai nostri pensieri. Viviamo in disordini che non ci appartengono, che non ci lasciano vivere, che ci opprimono. Tutto inizia quando i discorsi finiscono, quando le attenzioni mancano. Quando l’amore sparisce o finisce ed i silenzi diventano scudo che non ci protegge ma ci distrugge. Viviamo guardando incessantemente al passato, quando invece basterebbe ridare poesia al nostro cuore, basterebbe fregarsene e pensare a noi, alle nostre forze alle nostre e uniche emozioni e proseguire.
Respiro ricordi, ascolto colori, vedo immagini, tocco emozioni.
Ho l’anima antica. Non amo il cellulare, i messaggi. Ma guardare gli occhi, respirarne l’anima di ogni singola parole. Adoro il muovere lento delle mani e il profumo della carta intrisa di inchiostro. Le case in cui si impasta ancora il pane così come a farci l’amore. Amo i cavalli e quel modo tutto loro di muoversi, come sempre in attesa di un appuntamento; e quell’idea di libertà che ti donano sempre, anche dietro un misero recinto. Amo i fiori e le parole dolci, le canzoni e le dediche. Amo chi mi fa arrossire, ma il complimento deve esser garbato. E non dimentico. Ricordo a lungo. Ricordo per sempre.
Abbiamo tutti dei sogni che non abbiamo realizzato, per paura o perché impossibilitati a farlo. Abbiamo tutti un mondo nascosto che non riveliamo mai a nessuno o quasi. Che ne sa chi tanto parla di noi ti tutto questo. La gente dice sempre se non sai non parlare ma poi ama parlare degli altri, ignorando che anche gli altri hanno i loro se e i loro ma. Pensa a te, mai a cosa dicono gli altri, ma solo a te a ciò che senti, che provi e soprattutto a ciò che vuoi.
Ho cominciato! Ho cominciato a volermi bene per quello che merito. A non infrangere più le mie esigenze sempre per assecondare quelle altrui. A non ascoltare soltanto, ma a pretendere anche di essere ascoltata. Ho cominciato a liberarmi! A liberarmi nel profondo dalle paure, dalle insicurezze ed essere finalmente libera di manifestare ciò che sono veramente. A liberarmi di chi non si è mai preoccupato di me, ne di capirmi e ne di rispettarmi. A liberarmi di quelle presenze inutili che erano solo un occhio indiscreto puntato sulla mia vita e una bocca ipocrita aperta verso il mondo. Io ho cominciato. Per te stessa, fallo anche tu.
Vorrei avvolgermi di silenzi fino a non sentirli più.
Molte volte viviamo in disordini creati dai nostri pensieri. Viviamo in disordini che non ci appartengono, che non ci lasciano vivere, che ci opprimono. Tutto inizia quando i discorsi finiscono, quando le attenzioni mancano. Quando l’amore sparisce o finisce ed i silenzi diventano scudo che non ci protegge ma ci distrugge. Viviamo guardando incessantemente al passato, quando invece basterebbe ridare poesia al nostro cuore, basterebbe fregarsene e pensare a noi, alle nostre forze alle nostre e uniche emozioni e proseguire.
Respiro ricordi, ascolto colori, vedo immagini, tocco emozioni.
Ho l’anima antica. Non amo il cellulare, i messaggi. Ma guardare gli occhi, respirarne l’anima di ogni singola parole. Adoro il muovere lento delle mani e il profumo della carta intrisa di inchiostro. Le case in cui si impasta ancora il pane così come a farci l’amore. Amo i cavalli e quel modo tutto loro di muoversi, come sempre in attesa di un appuntamento; e quell’idea di libertà che ti donano sempre, anche dietro un misero recinto. Amo i fiori e le parole dolci, le canzoni e le dediche. Amo chi mi fa arrossire, ma il complimento deve esser garbato. E non dimentico. Ricordo a lungo. Ricordo per sempre.
Abbiamo tutti dei sogni che non abbiamo realizzato, per paura o perché impossibilitati a farlo. Abbiamo tutti un mondo nascosto che non riveliamo mai a nessuno o quasi. Che ne sa chi tanto parla di noi ti tutto questo. La gente dice sempre se non sai non parlare ma poi ama parlare degli altri, ignorando che anche gli altri hanno i loro se e i loro ma. Pensa a te, mai a cosa dicono gli altri, ma solo a te a ciò che senti, che provi e soprattutto a ciò che vuoi.
Ho cominciato! Ho cominciato a volermi bene per quello che merito. A non infrangere più le mie esigenze sempre per assecondare quelle altrui. A non ascoltare soltanto, ma a pretendere anche di essere ascoltata. Ho cominciato a liberarmi! A liberarmi nel profondo dalle paure, dalle insicurezze ed essere finalmente libera di manifestare ciò che sono veramente. A liberarmi di chi non si è mai preoccupato di me, ne di capirmi e ne di rispettarmi. A liberarmi di quelle presenze inutili che erano solo un occhio indiscreto puntato sulla mia vita e una bocca ipocrita aperta verso il mondo. Io ho cominciato. Per te stessa, fallo anche tu.
Vorrei avvolgermi di silenzi fino a non sentirli più.
Molte volte viviamo in disordini creati dai nostri pensieri. Viviamo in disordini che non ci appartengono, che non ci lasciano vivere, che ci opprimono. Tutto inizia quando i discorsi finiscono, quando le attenzioni mancano. Quando l’amore sparisce o finisce ed i silenzi diventano scudo che non ci protegge ma ci distrugge. Viviamo guardando incessantemente al passato, quando invece basterebbe ridare poesia al nostro cuore, basterebbe fregarsene e pensare a noi, alle nostre forze alle nostre e uniche emozioni e proseguire.
Respiro ricordi, ascolto colori, vedo immagini, tocco emozioni.
Ho l’anima antica. Non amo il cellulare, i messaggi. Ma guardare gli occhi, respirarne l’anima di ogni singola parole. Adoro il muovere lento delle mani e il profumo della carta intrisa di inchiostro. Le case in cui si impasta ancora il pane così come a farci l’amore. Amo i cavalli e quel modo tutto loro di muoversi, come sempre in attesa di un appuntamento; e quell’idea di libertà che ti donano sempre, anche dietro un misero recinto. Amo i fiori e le parole dolci, le canzoni e le dediche. Amo chi mi fa arrossire, ma il complimento deve esser garbato. E non dimentico. Ricordo a lungo. Ricordo per sempre.
Abbiamo tutti dei sogni che non abbiamo realizzato, per paura o perché impossibilitati a farlo. Abbiamo tutti un mondo nascosto che non riveliamo mai a nessuno o quasi. Che ne sa chi tanto parla di noi ti tutto questo. La gente dice sempre se non sai non parlare ma poi ama parlare degli altri, ignorando che anche gli altri hanno i loro se e i loro ma. Pensa a te, mai a cosa dicono gli altri, ma solo a te a ciò che senti, che provi e soprattutto a ciò che vuoi.