Marco Oliverio – Stati d’Animo
Ognuno è l’architetto della propria prigione.
Ognuno è l’architetto della propria prigione.
È normale, ci rimani male quando vedi che non tutti riescono a voler bene senza condizioni, senza doppi fini, perché tu l’affetto lo doni col cuore e speri sempre che tutti facciano lo stesso.
Smettila di giocare a nascondino, è inutile, vinco sempre io. (Cit. La mia coscienza)
L’errore più grande è quello di averti creduto.
Riusciresti a descrivere qualcosa di bello, che ti sta capitando, oltre a viverlo? Prova a scriverlo in poesia, non importa come, non sono importanti gli errori che farai, fregatene. Metti in sottofondo una canzone che ti piace, e accompagnato dal cuore lasciati trasportare. Ti sorprenderai di cosa riuscirai a creare e di quello che proverai.
Se penso all’infinito e lo paragono all’orizzonte penso: l’infinito non solo non lo puoi raggiungere, ma non lo puoi nemmeno vedere. L’orizzonte a confronto lo puoi vedere, ma non lo puoi raggiungere. Però se lo raggiungi è stupendo perché solo in quel caso puoi immaginare di vedere l’infinito, almeno dentro di te.
Basta un niente per scivolare e farsi del male, un po’ di solitudine, un cuore pieno di dolori sotterrati e tutto esplode come un vulcano che ha aspettato a lungo il momento giusto per farlo.