Marco Oliverio – Uomini & Donne
Certi insegnanti assomigliano a quei banchi di scuola che si scoprono piccoli una volta cresciuti.
Certi insegnanti assomigliano a quei banchi di scuola che si scoprono piccoli una volta cresciuti.
Non si desidera tanto l’essere felici, quanto il poterlo mostrare agli altri. La felicità è uno status symbol.
Lui temeva la solitudine; lei una compagnia che non fosse la sua.
Se un uomo non è disposto ad affrontare qualche rischio per le sue opinioni, o le sue opinioni non valgono niente o non vale niente lui.
L’amicizia fra due donne è spesso una congiura contro la terza.
Aleksej Alexandrovic non era geloso. La gelosia, secondo lui, offendeva la moglie e nella moglie si doveva avere fiducia. Perché poi si dovesse avere questa fiducia, cioè un’assoluta sicurezza che la sua giovane moglie avrebbe sempre amato solo lui, non se l’era mai domandato. Ora, però, benché la sua convinzione nel fatto che la gelosia era un sentimento vergognoso e che bisognava aver fiducia non fosse turbata, si sentiva davanti a un nuovo fatto, illogico e assurdo, e non sapeva che cosa dovesse fare. Aleksej Alexandrovic era di fronte alla vita, di fronte alla possibilità che la moglie amasse qualcuno che non era lui e questo gli sembrava molto illogico e assurdo, perché si trattava della vita stessa. Aleksej Alexandrovic aveva passato tutta la sua esistenza lavorando in quell’ambiente di funzionari che della vita è solo un riflesso. E ogni volta che si era scontrato con la vita vera e propria, se ne era allontanato. Si trovava nella situazione di un uomo che sta per passare su di un ponte sospeso sopra un abisso e tutt’a un tratto si accorge che il ponte è smontato e l’abisso gli si apre sotto i piedi. L’abisso era la vita vera, il ponte la vita artificiale che aveva menato fino allora Aleksej Alexandrovic. Per la prima volta gli si presentava la possibilità che sua moglie amasse un altro, e si spaventava davanti a questa possibilità.
Ogni essere vivente: un Cristo disatteso.