Marco Porcio Catone (il Censore) – Vita
I ladri di beni privati passano la vita in carcere e in catene, quelli di beni pubblici nelle ricchezze e negli onori.
I ladri di beni privati passano la vita in carcere e in catene, quelli di beni pubblici nelle ricchezze e negli onori.
A volte è così beffarda la vita. Pensi che nulla abbia più senso, niente per cui valga la pena lottare. Non hai più sogni ne speranze. La vita diventa un vortice da cui non riesci a uscire e ti senti sola, tremendamente sola. Ma poi un giorno arriva qualcuno che ti prende per mano e ti porta via. Via da tutto il dolore, via dalla tua solitudine. E allora capisci che toccando il fondo si può risalire. E che quando meno te lo aspetti l’amore arriva e avvolge la tua vita, il tuo cuore, la tua anima. E capisci che la vita è fatta a scale, ma che è meno faticosa se affrontata insieme a qualcuno.
Maledetta paura di amare, di crederci, maledetta paura di accorgermi di volerti veramente, maledetta mente che ragiona e maledetto cuore che non ascolta. Maledetto me che dico: “No, non è così”! Però so già che sei ormai parte di me, del più profondo me.
Non lasciare che altri decidano per te sarebbe come indossare un vestito che non ti calza perfettamente.
L’istinto ci rende inevitabilmente superficiali nelle scelte, al pari delle gazze che si lasciano attrarre dalle cose luccicanti piuttosto che da quelle preziose.
Osa sempre perché non puoi sapere quale sarà il sassolino che provocherà la valanga.
Perché bisogna corteggiarla la vita, sorprenderla, farla sorridere. E quando prova a negarsi, a nascondersi è necessario inventarsi qualcosa di speciale per farla sentire unica.