Marco Tullio Cicerone – Desiderio
Per chi aspira al primo posto non è indecoroso fermarsi al secondo o al terzo.
Per chi aspira al primo posto non è indecoroso fermarsi al secondo o al terzo.
Era neglettamente vestita di bianco; il tesoro delle sue chiome biondissime diffuse su le spalle e sul petto, i suoi divini occhi nuotanti nel piacere, il suo viso sparso di un soave languore, il suo braccio di rose, il suo piede, le sue dita arpeggianti mollemente, tutto tutto era armonia: ed io sentivo una nuova delizia nel contemplarla.
La nostalgia è un desiderio: ne avremmo bisogno anche se fossimo in grado di scegliere cosa dimenticare.
Sarai per me come quel frutto proibito, che desideri assaggiare ma che non vuoi che finisca mai.
Tutto ciò che viene ardentemente desiderato, quando accade diventa magico. Lascia dentro di noi una gioia capace di mutare un’esistenza grigia, in un’appagante e dignitosa realtà.
Se bisognevole del pane quotidiano per la sopravvivenza è assurdo aspirare bottarga per antipasto.
Il bene deve partire da dentro di noi, per poterne vedere i suoi frutti. Non possiamo pretendere dagli altri, ciò che prima non è presente dentro di noi.