Marco Tullio Cicerone – Stati d’Animo
Il dolore, se è grave, è breve, se è lungo è leggero.
Il dolore, se è grave, è breve, se è lungo è leggero.
In questo tiro alla fune chiamato orgoglio prima o poi qualcuno cederà.
Esser coerenti non sempre vuol dir riuscire a sfuggire all’incoerenza, il più delle volte si riesce appena a riconoscerla.
Come un treno in corsa, niente mi può fermare, mi sono fatto le ossa, è tempo di caricare.
Apritelo il cuore, anche poco, perché a tenerlo sempre chiuso, oltre che proteggerlo, si rischia di non essere felici.
Di mattina, quando mi sveglio, ho l’impressione di essere nuovo. Ho solo il passato in comune con la persona che ero ieri.
Sto cercando di cancellare alcune emozioni che non mi appartengono più, ma non ci riesco.
In questo tiro alla fune chiamato orgoglio prima o poi qualcuno cederà.
Esser coerenti non sempre vuol dir riuscire a sfuggire all’incoerenza, il più delle volte si riesce appena a riconoscerla.
Come un treno in corsa, niente mi può fermare, mi sono fatto le ossa, è tempo di caricare.
Apritelo il cuore, anche poco, perché a tenerlo sempre chiuso, oltre che proteggerlo, si rischia di non essere felici.
Di mattina, quando mi sveglio, ho l’impressione di essere nuovo. Ho solo il passato in comune con la persona che ero ieri.
Sto cercando di cancellare alcune emozioni che non mi appartengono più, ma non ci riesco.
In questo tiro alla fune chiamato orgoglio prima o poi qualcuno cederà.
Esser coerenti non sempre vuol dir riuscire a sfuggire all’incoerenza, il più delle volte si riesce appena a riconoscerla.
Come un treno in corsa, niente mi può fermare, mi sono fatto le ossa, è tempo di caricare.
Apritelo il cuore, anche poco, perché a tenerlo sempre chiuso, oltre che proteggerlo, si rischia di non essere felici.
Di mattina, quando mi sveglio, ho l’impressione di essere nuovo. Ho solo il passato in comune con la persona che ero ieri.
Sto cercando di cancellare alcune emozioni che non mi appartengono più, ma non ci riesco.