Marco Verzè – Stati d’Animo
La sofferenza degli altri attira come avvoltoi sulle carogne, permette di dimenticare la propria, di infelicità, affogata dentro una vita luccicante e perfetta.
La sofferenza degli altri attira come avvoltoi sulle carogne, permette di dimenticare la propria, di infelicità, affogata dentro una vita luccicante e perfetta.
Le facce sembrano minacciose quando sei solo.
Io resto qui, ti guardo e penso a quello che è stato tra me e te. Il mio pensiero in te va via, ma resterà sempre con me, il ricordo mi tormenta ora che non sei più qui con me e stai per andar via, ma io ci crederò fino alla fine e sarò li ad aspettarti.
Il valore di un’idea sta nel metterla in pratica.
Per strada, capo chino verso l’asfalto. Lo alzo, osservo una moltitudine di solitudini vaganti. Occhi che si incrociano, ma non si scrutano. Esistenze che si sfiorano, ma non comunicano. Mondi che ruotano attorno lo stesso centro, ma non si attraggono. Per strada, capo chino, rientro in me.
I sentimenti non possono essere né giudicati né sminuiti. Vanno attraversati come le onde di un mare ora silente ora agitato. Si placano, poi imperversano fino a cavalcare le onde e a domarle quasi ad accarezzarle.
Ho aspettato invano, nel silenzio. Ho ascoltato il dolore che un silenzio ricevuto può procurare. Ho pianto da sola in un angolo. Ho perso fiducia e voglia di lottare. Ho perso me stessa. Oggi, mi guardo dietro e senza paura posso sorridere. Sorrido fiera e serena di aver superato quel muro altissimo che mi schiacciava. Oggi cammino decisa e non permetterò mai più a nessuno di lasciarmi in un angolo a morire dentro. La peggior cosa non è perdere chi ami ma perdere se stessi.